facebook rss

La giostra dell’Ascoli:
vai col terzo mister

SERIE B - Dopo Valerio Bertotto e Delio Rossi, il padrone della società Massimo Pulcinelli si appresta all'ingaggio del terzo allenatore stagionale. Tutto questo alla vigilia della 15esima di andata che apre il trittico finale prima della sosta. Con il mercato in arrivo, una domanda sorge spontanea: chi si compra questi giocatori?
...

Delio Rossi a Monza: ultima versione in bianconero, poi l’esonero

di Andrea Ferretti

“L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra il Sig. Delio Rossi. Il Club bianconero saluta e ringrazia l’allenatore e il suo staff per la dedizione e l’impegno profuso in queste settimane”.

Se per il diesse Bifulco erano state riservate 62 parole, l’esonero di Delio Rossi si ferma a 44 parole. Tante quelle che compaiono nella notturna comunicazione dell’Ascoli Calcio che, dopo l’ennesima debacle a Monza, si appresta a presentare il terzo allenatore, alla vigilia della 15esima di andata, terzultima gara prima della sosta di gennaio.

Il nuovo trainer bianconero, proprio come il suo successore, è atteso da tre partite da paura (all’Ascoli ormai dovrebbe far paura qualunque avversario) contro la Spal al “Del Duca” il 27 dicembre alle ore 15, a Empoli il 30 gennaio alle ore 18, di nuovo in casa il 4 gennaio alle ore 17 con la Reggina.

Non potendo cambiare l’intera rosa, o quasi, a disposizione, salta l’allenatore. E’ la regola del calcio, alla quale non si sottrae Massimo Pulcinelli, il padrone del Picchio, che nella lista dei “sotto contratto” sostituisce Dionigi (rescissione prima di andare a Brescia) con Delio Rossi. Al tecnico romagnolo che vive a Roma pagherà lo stipendio fino al 30 giugno.

Massimo Pulcinelli

Stipendi che l’Ascoli dovrà continuare a pagare, per intero o in parte, anche a coloro che cambieranno aria con il  mercato di gennaio, sempre ammesso che sia facile sbarazzarsi di alcuni elementi per i quali non si prevedono aste.

Nessuno in questo momento vorrebbe trovarsi nei panni del nuovo ds Polito, giovane rampante, sicuramente entusiasta dell’incarico ricevuto da Pulcinelli, ma consapevole di trovarsi di fronte a un bivio, forse fondamentale, per la sua carriera di dirigente sportivo: 1) l’Ascoli si riprende e si salva e lui diventa una specie di mago, 2) l’Ascoli sprofonda definitivamente e lui si “brucia”.

Nello stesso braciere dove si è scottato Abascal, il giovane promettente allenatore che nel dopo Zanetti fu messo alla guida della prima squadra prima e dopo la parentesi (altro flop) di Stellone.

I tifosi attaccano società e giocatori. Molto più miti parole e pensieri riservati agli allenatori Bertotto e Delio Rossi. Se il primo era inesperto, e per la prima volta affrontava un campionato micidiale come la B, il secondo aveva ed ha esperienza da vendere. Per questo appare fin troppo evidente che nemmeno il buon Delio è stato capace di tirare fuori dai giocatori quello che non hanno.

L’atteggiamento della squadra a Monza è stato disarmante. I bianconeri non son stati capaci di reagire e tirare fuori un minimo di rabbia. Nel finale, prima del raddoppio di Frattesi, i centrocampisti continuavano ad effettuare retropassaggi ai difensori per far ripartire azioni che non sono mai ripartite. Una calma celestiale tipica di chi è in vantaggio o sta giocando un ‘amichevole contro una squadra di dilettanti.

Inutile fare la lista dei “cattivi”, sarebbe troppo facile e anche troppo lunga. Cui limitiamo a nominare Leali, senza le cui parate l’Ascoli sarebbe non penultimo, ma ultimo con un paio di punti e “maglia nera” europea.

L’Ascoli ha giocato 14 partite, ne ha perse 10, ne ha pareggiate 3 e vinta una con la Reggiana. Finì 2-1, ma se si fossero giocati altri 7-8 minuti sarebbe probabilmente finita 2-3. Lo capirono tutti. E, visto quello che è accaduto nelle settimane successive, nessuno si sbagliava.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X