Arriveranno mercoledì 30 dicembre, all’aeroporto di Falconara Marittima, 8.775 vaccini Covid-19 destinati al personale della sanità pubblica, privata e delle Rsa marchigiane.
Lo anticipa l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. La campagna di vaccinazione iniziata domenica in tutta Europa, prosegue anche nelle Marche in questo modo: all’Inrca e all’Azienda ospedaliera di Torrette di Ancona sono destinati 975 vaccini; 1.950 andranno a Fossombrone per gli ospedali di Urbino e Marche Nord; 975 a Camerino; 975 a Civitanova; 975 a San Benedetto del Tronto; 975 a Fermo e 1.950 per Jesi, Fabriano, Senigallia.
«La campagna vaccinale sta procedendo secondo la tempistica concordata al livello europeo e nazionale. Garantiremo, gradualmente, ai marchigiani la possibilità di avvalersi di questo prezioso aiuto per sconfiggere la pandemia» ha commentato Saltamartini.
L’assessore ha poi ricordato che «attualmente i posti in terapia intensiva, dedicati ai malati Covid-19, sono stati incrementati da 124 a 216, consentendoci di disporne con una percentuale inferiore alla soglia di allerta del 30 per cento».
Intanto si sta predisponendo il piano per la prosecuzione dello screening di massa: oggi si è svolta la conferenza di area vasta per iniziare a Fano e comuni limitrofi.
Prendono inoltre servizio oggi altri 2 medici e 10 infermieri militari nelle Case di riposo-Rsa marchigiane. Vanno a aggiungersi al medico e ai tre infermieri già impiegati alla Rsa di Urbisaglia. Lo riferisce sempre l’assessore alla Sanità, in stretto contatto con i vertici della Sanità militare che hanno complessivamente dislocato nelle Marche 16 unità di personale.
Dei nuovi arrivi, quattro infermieri sono destinati alla Rsa Mastai Ferretti di Senigallia, un medico e due infermieri a Casa Roverella di Pesaro, un medico e quattro infermieri al Sassatelli di Fermo. «Ringraziamo la Sanità militare per il prezioso contributo e la preziosa collaborazione che sta fornendo alle Marche nella difficile situazione di contenimento della pandemia. Collaboreranno con le strutture dell’Asur, garantendo un sostegno aggiuntivo per salvaguardare la fascia più anziana e fragile della popolazione marchigiana».
Le Rsa e le Case di riposso, ha ricordato l’assessore, “sono state, sin dall’insediamento della nuova Giunta, tutte attentamente seguite da specialisti e medici Usca e da infermieri dell’Asur per consentire trattamenti e terapie di tipo ospedaliero. Il nuovo personale della sanità militare, dall’interno delle strutture stesse, potrà incentivare i percorsi terapeutici già introdotti, con appropriatezza e continuità».
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