«I vaccini Moderna ci servono perché possono essere portati nelle case tramite i medici di famiglia, mentre gli altri hanno la catena del freddo, questi invece possono essere conservati in un normale frigorifero», spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
«Questo vaccino servirà a soddisfare la domanda dei soggetti più fragili».
L’assessore aggiunge che è stato chiesto di trattenere una riserva del vaccino del 30%, «non sappiamo per quale motivo, domani c’è la conferenza Stato-Regioni e cercheremo di approfondire la questione».
I vaccini saranno smistati tra gli hub di Inrca, Civitanova, Macerata, e l’ospedale di Torrette di Ancona.
Il vaccino Moderna, secondo l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) che ne ha autorizzato l’utilizzo nel nostro Paese, è indicato a partire dai 18 anni (Pfizer dai 16). Deve essere somministrato due volte, a distanza di 28 giorni (quello Pzifer a distanza di 21 giorni) e la sua efficacia comincia dopo due settimane dalla seconda somministrazione (quello della Pfizer invece ha efficacia dopo una settimana che si è ricevuta la seconda dose).
Per quanto riguarda il personale sanitario, Saltamartini spiega che purtroppo «non hanno mandato i medici e gli infermieri che avevamo previsto perché al bando non si sono presentati».
La Regione è ora in attesa della seconda consegna del vaccino Moderna di circa 1.700 dosi previste da calendario tra il 25 e 27 gennaio 2021.
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