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Screening di massa, inaugurata
nell’area Sae di Arquata
la fase 2 del Piceno

EMERGENZA CORONAVIRUS - Nel primo giorno dei tamponi rivolti ai Comuni con meno di 20.000 abitanti, il paese montano, luogo simbolo del terremoto del 2016, ha ricevuto la visita dell’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, del direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani e del direttore Ufficio ricostruzione Stefano Babini 
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Cesare Milani, Guido Castelli, Stefano Babini e Michele Franchi

E’ iniziata oggi la fase 2 dello screening di massa nei Comuni delle Marche con meno di 20.000 abitanti.
Nel Piceno, la campagna riguarderà fino a fine mese 10 Comuni che ricadono dell’area di competenza del Distretto sanitario di Ascoli e 5 di quello di San Benedetto (leggi qui il calendario completo).
Oggi 15 gennaio, i tamponi antigenici rapidi sono stati effettuati anche ad Arquata, che oltre alla pandemia è stata toccata più di altri dalle conseguenze del sisma 2016 diventandone luogo simbolo.
Per questo motivo le operazioni, che si stanno svolgendo al poliambulatorio di Arquata, sono state inaugurate alla presenza dell’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, del direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani e del direttore Ufficio ricostruzione Stefano Babini.
«La Regione Marcheha ricordato Guido Castelliè stata la prima ad avere avviato uno screening di massa della popolazione per mettere in campo una strategia di prevenzione rispetto al Covid 19. La fase 2 dello screening è iniziata questa mattina dall’area Sae di Arquata.
Un’azione dedicata a coloro i quali devono necessariamente condividere oltre le difficoltà e le asprezze indotte dalla crisi sismica anche le vicissitudini problematiche legate a quella sanitaria in atto, e che proseguirà secondo il calendario su tutti i Comuni della provincia.
Stiamo lavorando per dare una sterzata a chi. per effetto di lunghi e continui ingiustificati ritardi che durano da più di quattro anni. sta soffrendo una situazione che ovviamente non è più sostenibile.
Oggi il direttore dell’Usr Babini ha incontrato il vice sindaco di Arquata (Michele Franchi, ndr) e l’ufficio tecnico in vista dell’adozione di un Psr che possa soprattutto dare una svolta alle problematiche dell’area di Pescara.
Già prima di Natale con il commissario alla ricostruzione Legnini abbiamo sviluppato un primo incontro per ipotizzare il ricorso ad uno strumento come il Psr che potrebbe risultare di grande aiuto per lo sblocco della situazione».

 



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