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Asili nido, c’è fiducia dopo il fuggi fuggi
«Da inizio pandemia solo tre contagi»

ASCOLI - Tornano a crescere le iscrizioni nelle tre strutture comunali "Zero Tre", "Lo Scarabocchio" e "Lo Scoiattolo". Il punto di Elena Sestili del servizio pubblica istruzione, refezione e trasporto scolastico
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di Stefania Mistichelli

I bambini ascolani stanno tornando al nido nonostante il Covid. Dopo una battuta d’arresto, infatti, le famiglie stanno ricominciando ad iscrivere i propri figli ai tre nidi comunali “Zero Tre”, “Lo Scarabocchio” e “Lo Scoiattolo”. Tre realtà che in tempi free Covid sono riuscite ad accogliere la quasi totalità dei bambini che ne hanno fatto richiesta, con liste d’attesa minime, spesso compensate da aggiustamenti e proposte di spostamenti da un nido all’altro.

Il saluto per i piccoli del nido

«Dall’inizio della pandemia, abbiamo registrato tre casi di contagio -fa sapere Elena Sestili dal servizio pubblica istruzione, refezione e trasporto scolastico- . Il primo allo “Zero Tre”, all’inizio dell’emergenza. Il secondo a fine ottobre allo “Scarabocchio” e il terzo lo scorso 24 dicembre allo “Scoiattolo”. Quest’ultimo è stato molto più contenuto perché nel frattempo erano partiti i tamponi su larga scala, infatti proprio grazie a questo servizio abbiamo rintracciato la positività. Devo dire che i genitori sotto questo aspetto sono molto collaborativi e solleciti nelle segnalazioni. Inoltre l’assessore Brugni ha previsto uno screening periodico, quindicinale, su tutti gli operatori dei nidi, molto utile se consideriamo che i nostri bambini ovviamente non indossano la mascherina».

Per questo, tra ottobre e novembre si è registrato un comprensibile fuggi fuggi generale dai nidi: i genitori hanno preferito rinunciare al servizio e tenere i bambini a casa. Una tendenza che si sta invertendo in questi giorni, con nuovi iscritti in arrivo e bambini che avevano rinunciato e ora stanno tornando.

Parte del personale dello “Scarabocchio”

«A maggio, anche se eravamo in lockdown – continua Sestili – le iscrizioni stavano andando bene tanto che, in attesa delle indicazioni regionali in merito alla capienza dei nidi, abbiamo potuto dare risposta in merito alle ammissioni solo in agosto quando in genere a giugno le domande sono tutte evase. Adesso stanno arrivando ogni giorno richieste di informazioni».

Ad oggi, i nidi comunali possono accogliere in tutto 128 bambini: 35 allo “Zero Tre” (via Enna) dove oggi ci sono 32 iscritti, 53 allo “Scoiattolo” (via delle Verbene – Monticelli) che accoglie per ora 52 bambini e 40 allo “Scarabocchio” (via Buonarroti) frequentato ad oggi da 28 bambini.

Diversi posti liberi, dunque, a causa di una congiuntura sicuramente straordinaria.

«In condizioni normali, tra bonus Inps e voucher regionali, che questo anno non sono stati rinnovati, le domande di accesso ai nidi sono sempre tante e noi abbiamo sempre cercato di inserire tutti anche proponendo cambi di nido – ricorda Sestili – in modo da non formare grandi liste d’attesa. Inoltre le rette sono fisse da almeno cinque o sei anni».

La retta va da un minimo di 62 euro al mese (per orario ridotto fino alle 14, prima fascia di reddito Isee) ad un massimo di 490 euro per redditi Isee superiori a 25.000 euro e tempo “pieno” (fino alle 16,30). Nel costo della retta sono compresi tutti i costi, anche quelli relativi allo svezzamento con menù elaborati dall’Asur, tranne i pannolini chebperò non sono a carico delle famiglie. Infatti è intervenuto il Gruppo Gabrielli, che ha deciso di farsi carico di questa necessità.

Si possono iscrivere al nido i bambini che non abbiano superato il trentesimo mese al momento dell’iscrizione dal 2 al 31 maggio. In questa fase, va presentato il reddito Isee utile a determinare la retta e, ai fini della graduatoria, anche la situazione lavorativa dei genitori. Se entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, infatti, avranno un punteggio maggiore rispetto a genitori che lavorano part-time o non lavorano.

Dopo l’approvazione della graduatoria di ammissione, i termini per la presentazione di nuove domande di iscrizione sono riaperti dal 1 settembre al 30 aprile dell’anno successivo.

Oltre ai tre nidi comunali, è in funzione anche quello convenzionato “Pio istituto del Sacro Cuore di Gesù”, in viale Vellei.

«La ripartenza dopo la pandemia deve passare per gli asili nido»



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