Sembrano ricomporsi le tessere del puzzle legato all’omicidio di Franco Lettieri, l’ex collaboratore di giustizia ucciso a coltellate venerdì sera 15 gennaio in pieno centro storico (leggi l’articolo).
Questa mattina si è svolta all’ospedale “Mazzoni” l’autopsia sul corpo del 56enne salernitano da cinque anni residente in città.
L’esame dei tre periti (Pietro Alessandrini e Massimo Senati per la Procura, Claudio Cacaci per la difesa di Petre Lambru) avrebbe confermato la morte per le coltellate ricevute.
Dall’avvocato Emiliano Carnevali, difensore del 57enne muratore rumeno finito in carcere sabato scorso 16 gennaio con l’accusa di omicidio volontario, arriva un primo commento a caldo e l’annuncio del ricorso per chiedere la scarcerazione dello stesso Lambru.
«Ad una prima analisi – afferma il penalista ascolano – con ogni opportuna riserva del caso, il quadro medico legale complessivamente emergente sembrerebbe confermare le spontanee dichiarazioni rese dal mio assistito in sede di udienza di convalida. Ci riserviamo quindi di proporre Riesame nel termine di legge».
Nei guai è finito anche il nipote minorenne di Lambru fermato domenica scorsa dai Carabinieri e la cui posizione si sarebbe aggravata a seguito delle immagini di alcune videocamere di sorveglianza della zona.
rp
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