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Bibiloteca e servizi esternalizzati
dopo il no dei revisori,
A&P al sindaco: «Non è una svista»

ASCOLI - Il comitato civico "Ascolto & Partecipazione" interviene sulla delibera del Consiglio comunale che ha ricevuto parere negativo
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“Non è una svista, perchè di sviste ce ne sono più di una, quella a cui si riferisce il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, a proposito del parere negativo espresso dal Collegio dei Revisori sulla delibera di Consiglio relativa alla esternalizzazione dei servizi di biblioteca. Emerge dalla lettura degli atti comunali”.

E’ quanto afferma il comitato civico “Ascolto & Partecipazione”, rappresentato in Consiglio comunale da Emidio Nardini e Antonio Canzian, che interviene sulla questione. Lo fa in sei punti.

1) Il parere dei revisori ha ribaltato completamente lo schema adottato nella formazione della delibera demandando in prima battuta al dirigente il compito di elaborare il piano di fattibilità economico-finanziario sul quale i revisori prima e il Consiglio Comunale poi, nuovamente, dovranno esprimersi.

2) Viene definita “di indirizzo” la delibera in argomento, quando invece contiene nella parte dispositiva il
ricollocamento del personale addetto ai servizi di biblioteca già dal mese di gennaio 2021.

3) Nella delibera si esaltano con linguaggio forbito tutti i vantaggi dell’esternalizzazione, ma non vi sono numeri, dati, cifre, neppure il numero dei dipendenti addetti al servizio di biblioteca e le loro qualifiche.

La Biblioteca comunale

4) Sempre nella parte dispositiva della delibera viene detto che “le organizzazioni sindacali hanno valutato la previsione”. La delibera in questione è datata 11 dicembre 2020, è stata approvata in Commissione il 17 dicembre 2020 e dal Consiglio il 29 dicembre 2020, tempi da record mondiale. Considerati i tempi ristrettissimi, tra l’altro in pieno periodo natalizio e le evidenti carenze dell’atto evidenziate dai revisori ci si chiede sulla base di quali documenti le OO.SS. abbiano valutato la previsione, dato che di regola, in casi come questo, avrebbe dovuto svolgersi una vera trattativa sindacale con tanto di convocazioni, verbali di approvazione e sottoscrizione delle parti.

5) Nella delibera si parla del progetto di biblioteca di quartiere di Campo Parignano in termini di occasione perduta a causa del mancato finanziamento del progetto stesso da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri quando invece, dopo una prima esclusione per mancanza di fondi, il progetto di riqualificazione del capannone ex Sauc oggi sede del Sestiere di Porta Tufilla è stato riammesso a finanziamento con decreto del 20 gennaio 2020, con grande soddisfazione e giubilo del precedente sindaco Castelli.

6) Nei documenti di programmazione D.U.P e P.E.G. approvati rispettivamente a maggio e agosto 2020 – quindi pochi mesi prima dell’approvazione della delibera di esternalizzazione – si parla in termini altamente elogiativi dell’opera del personale addetto ai servizi di biblioteca e delle numerose iniziative svolte e da svolgere in futuro soprattutto a favore di bambini e ragazzi. Cosa è accaduto tra agosto e dicembre per decidere il ricollocamento del personale dei servizi di biblioteca in altri settori?”


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