E’ talmente tanta la voglia di allentare un po’ la presa, sulle restrizioni non sul comportamento da tenere per arginare il contagio da Coronavirus, che nell’immediato si era diffusa la notizia sul ritorno in zona gialla – per le Marche – già da domenica 31 gennaio.
Prima che il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli fosse costretto a postare la precisazione che le nuove regole entreranno in vigore dalla mezzanotte di domenica, quindi, di fatto, da lunedì primo febbraio, molti ristoratori hanno diffuso con un più che legittimo entusiasmo – sui social – inviti per il pranzo della domenica. E qualche sindaco ha invitato al rigore, a non abbassare la guardia, immaginando che nel giorno di festa in tanti potessero riversarsi nei locali tornati pienamente operativi, seppure fino alle 18.
Invece non sarà il prossimo il weekend quello che vedrà di nuovo pieni i tavoli di pub e bar. Nel frattempo magari il numero dei contagi sarà sceso ulteriormente.
Equivoco a parte, ecco cosa si potrà fare a partire da lunedì primo febbraio, nelle Marche di nuovo in zona gialla.
E’ consentito muoversi liberamente tra Comuni. Le visite a casa di amici e parenti una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Nei bar, pasticcerie, ristoranti è possibile la consumazione sul posto e ai tavoli dalle 5 alle 18. Allo stesso tavolo possono stare massimo 4 persone salvo che non appartengano allo stesso nucleo familiare.
L’asporto è consentito fino alle 22 ad esclusione di bar senza cucina ed enoteche, mentre per la consegna a domicilio non ci sono senza limiti di orario. Aperti tutti i negozi, tranne i centri commerciali nei week end. Dal lunedì al venerdì sono inoltre aperti i musei.
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