Una lettera sul tavolo della direzione di Area Vasta 5 a sollevare il dubbio se i vaccini somministrati fino ad ora abbiano seguito il piano vaccinale delle priorità.
La firma della richiesta di chiarimenti è di Fiorella De Angelis, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatrici della provincia di Ascoli Piceno, a seguito di «numerose segnalazioni di inappropriata somministrazione dei vaccini anti Coronavirus a soggetti che non rientrano tra le categorie a cui detto vaccino era prioritariamente destinato».
La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
«L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatrici della Provincia di Ascoli – si legge nel documento – ha ricevuto numerose segnalazioni di inappropriata somministrazione dei vaccini anti Coronavirus a soggetti che non rientrano tra le categorie a cui detto vaccino era prioritariamente destinato in base alle linee guida governative allo stesso tempo è in notevole ritardo la vaccinazione per tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’albo.
Si richiede pertanto di conoscere quali vaccini sul totale disponibili sono stati finora somministrati nella Provincia di Ascoli in base ai criteri fissati dalle linee guida anche per l’individuazione di eventuali profili di responsabilità».
Cesare Milani, direttore di Area Vasta 5, al quale domande di questo genere erano già state sottoposte anche se in via informale, afferma di non essere a conoscenza che questo sia avvenuto realmente ed in maniera tale da far scattare «numerose segnalazioni».
In ogni caso, a seguito della lettera dell’Ordine dei Medici, l’Area Vasta 5 avvierà un’indagine interna.
«Quello che posso dire – aggiunge – perché l’ho fatto io stesso il 2 gennaio scorso, durante una seduta vaccinale nella quale erano avanzate delle dosi che come tutti sanno hanno vita molto breve una volta scongelate, è stato di chiamare i centralinisti. Si trattava pure sempre di dipendenti di Area Vasta 5 e che, se non proprio quel giorno, sarebbero stati vaccinati poco dopo».
Dosi di vaccino sono state iniettate, questo sì perché lo ha detto Flavio Paride Postacchini, direttore della centrale operativa del 118 di Ascoli (leggi qui), ad una ventina di dipendenti e volontari delle associazioni che operano nella pubblica assistenza.
Anche in questo caso, di volta in volta utilizzando “avanzi” del farmaco.
«I soccorritori, in prima linea nella lotto contro il Covid e particolarmente esposti, non essendo dipendenti della pubblica Sanità sono stati esclusi dalla priorità. Ma è sbagliato. Devono essere tra i primi», sono le parole del direttore del 118.
m.n.g.
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