di Luca Capponi
Che il dibattito sul biodigestore di San Salvatore si sia infiammato pare evidente. Prima la levata di scudi dei sindaci di sponda fermana, che si confronteranno venerdì (leggi qui), poi il risultato di quanto emerso dall’incontro tra i sindaci del Piceno, i rappresentanti della società 4R Srl e il presidente della Provincia di Ascoli Sergio Fabiani (che è anche presidente dell’Assemblea Territoriale d’Ambito): «Adiremo le vie legali».
A dirlo è il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, uno dei più combattivi prima durante e dopo il tavolo tenutosi nella mattinata di giovedì 4 febbraio: «Io ed altri colleghi abbiamo ribadito quanto espresso nei giorni scorsi: non era la sede oppurtuna per un confronto. L’iter amministrativo sta andando avanti e noi siamo stati chiamati solo adesso. Andava fatto prima. Faremo di tutto per fermare la procedura e per chiedere il coinvolgimento di sindaci e cittadini. Ci siamo rivolti ad un legale che analizzerà tutti gli atti e faremo ricorso contro la decisione di realizzare un impianto per il trattamento di rifiuti umidi lungo la Valdaso. Riteniamo ci sia anche una precisa responsabilità politica in tutto ciò. Siamo delusi pure da Fabiani, che in qualità di presidente dell’Ata avrebbe dovuto dire qualcosa prima».
A spalleggiare Matricardi ci sono altri primi cittadini della parte picena della valle. Tra i più agguerriti c’è anche Lucio Porrà, sindaco di Montefiore, che ha ribadito quanto l’incontro sia stato tardivo e ha sottolineato l’assenza al tavolo del sindaco di Force, Augusto Curti.
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