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In quarantena 236 classi nelle Marche,
22 nella zona Ascoli-Fermo
«La scuola è un luogo sicuro»

I DATI forniti dall'Ufficio scolastico regionale. A casa il 2,26% delle 10.464 sezioni censite. Confortanti i numeri che arrivano dal Piceno e dal Fermano che sono stati raggruppati
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Sono 236 le classi delle scuole di ogni ordine e grado attualmente poste in quarantena dall’autorità sanitaria in tutte le Marche. Nella zona Ascoli-Fermo – le due province sono state accorpate all’Ufficio scolastico regionale – sono 22.

Il numero più basso della regione, considerando le 111 in provincia di Ancona, nel 57 nel Pesarese, le 46 in provincia di Macerata.

Nello specifico, nelle province di Ascoli e Fermo in quarantena ci sono 5 scuole dell’Infanzia, 7 della Primaria, 5 della Media, 5 delle Superiori. 

classe-banchi-vuoti-a-scuolaI dati, che comprende anche le scuole paritarie, emergono dalla prima rilevazione effettuata mercoledì 17 febbraio, sulla base delle informazioni inserite dalle istituzioni scolastiche nella piattaforma predisposta dal sistema informativo creato dall’Ufficio scolastico regionale.

«Le classi interessate – spiega l’Ufficio scolastico regionale – rappresentano il 2,26% delle 10.464 sezioni e classi censite, dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado. La piattaforma consente il monitoraggio in tempo reale della situazione per ordine e grado di scuola e per provincia, offrendo anche a tutte le istituzioni interessate la base fattuale per monitorare costantemente la situazione e valutare eventuali decisioni da assumere in merito alle eventuali misure da adottare a fronte dell’evoluzione dell’incidenza nel tempo della pandemia sul sistema scolastico regionale.

Dai dati sembra in ogni modo emergere la conferma di un sistema scolastico che, allo stato attuale –  sottolinea l’Ufficio – garantisce a studenti e personale un livello di prevenzione adeguato a limitare la diffusione della pandemia al proprio interno, suggerendo, come già più volte ipotizzato, che i maggiori rischi vadano individuati nel contesto della socialità esterna. La decisione di attivare la piattaforme è stata presa all’unanimità nel corso dell’ultimo tavolo di confronto convocato dall’Ufficio scolastico regionale lo scorso 10 febbraio, cui hanno partecipato anche gli assessori regionale Latini e Saltamartini e i rappresentanti di Upi e Anci».

 



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