di Luca Capponi
Sono giorni concitati per Giuseppe Piccioni. Il telefono non fa che suonare. Poi riunioni, casting, sopralluoghi, ritocchi alla sceneggiatura e chi più ne ha più ne metta. E’ il mood che chi fa cinema conosce bene. Poco prima e durante le riprese si entra in una realtà parallela.
Accade anche a un regista navigato come lui, ascolano classe 1953. E, si dirà, il bello è proprio questo. D’altronde è una delle magie della settima arte; quella di catapultare, non solo lo spettatore, in un mondo altro.
Dal 15 marzo, dunque, eccolo di nuovo sul set, a 5 anni di distanza dall’ultimo “Questi giorni” (2016) e ben 34 dopo il suo esordio de “Il grande Blek”, uscito nel 1987.
«E’ un momento molto impegnativo, sto cercando di isolarmi altrimenti non ce la faccio, ho staccato i social e internet per avere meno distrazioni possibile e concentrarmi al meglio», conferma Piccioni. La cui voce, emozionata, non trattiene però le sensazioni positive per il “ritorno” a casa: «E’ vero, sono molto contento».
Il suo undicesimo lungometraggio, che dovrebbe intitolarsi “L’ombra del giorno“, ha infatti in comune col primo la location, visto che sarà girato tra le cento torri. La differenza sostanziale, però, c’è: mentre nel film con Sergio Rubini l’ambientazione era collocata tra la fine degli anni ’60 e i ’70, per l’occasione Ascoli tornerà ancor più indietro nel tempo, esattamente al 1938: Piccioni ha deciso di raccontare il momento storico in cui il consenso popolare del Fascismo iniziava a mostrare le prime crepe, tra leggi razziali e una dichiarazione di guerra che sarebbe arrivata di lì a poco. E ha deciso di farlo dalla prospettiva di una piccola provincia.
Dapprima doveva essere il solo Caffè Meletti, col film ambientato a Roma e le riprese che dovevano partire nel marzo del 2020. Poi il Covid che ha fermato tutto, una serie di reset e, soprattutto, il coinvolgimento di Riccardo Scamarcio nel ruolo del protagonista. Sembra che sia stato proprio l’attore l’attore pugliese, che era stato già diretto da Piccioni ne “Il rosso e il blu” (2012), a dare la spinta decisiva affinché “L’ombra del giorno” fosse girato proprio ad Ascoli.
Motivo? Il colpo di fulmine durante uno dei sopralluoghi in città, in compagnia dello stesso regista.
Il resto del cast non è ancora stato ufficializzato. Di sicuro, però, farà parte del film un astro nascente del cinema italiano, vale a dire Benedetta Porcaroli, 22 anni, bellissima, già vista, tra gli altri, in “18 regali” di Francesco Amato, nella serie tv “Baby” e, per i più musicali, nel videoclip di Achille Lauro “16 marzo”.
La produzione, poi, è alla ricerca anche di attori e attrici con inflessione marchigiana, con curriculum da inviare entro il 28 febbraio.
In particolare, uomini e donne dai 20 ai 75 anni, e bambini di età compresa tra gli 8 e 11 anni, residenti ad Ascoli e provincia, disponibili a lavorare come comparse nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 24 aprile.
Data l’ambientazione, non verranno presi in considerazione i candidati con tatuaggi sul volto o sul collo, dilatatori, dreadlocks, e tutti coloro che non sono disponibili a cambiare look; ciò può comprendere anche un eventuale taglio di capelli.
I casting per i bambini si terranno giovedì 25 febbraio dalle 15,30 alle ore 17,30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani. I bambini dovranno presentarsi accompagnati dai genitori e muniti di liberatoria firmata. La liberatoria può essere scaricata dal 22 febbraio sul sito del Comune.
Tutte le altre persone sono convocate giovedì 25 febbraio dalle 17,30 alle 19,30 e venerdì 26 febbraio (9,30-13,30 e 14,30-17,30) sempre alla Sala dei Savi.
I candidati, esclusi i bambini, devono dimostrare attraverso certificato di aver effettuato il tampone rapido entro 24 ore dal casting e di aver avuto esito negativo. Bisogna altresì presentarsi con carta d’identità e codice fiscale.
Per info e chiarimenti è possibile contattare il numero 338.8480147.
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