Son ben 25 tra associazioni e comitati, molti dei quali del Piceno, a chiedere a gran voce una politica diversa in materia di rifiuti. In primis sui biodigestori. Per cui si registra un atteggiamento di netta contrarietà, soprattutto se in mancanza di pianificazione. A differenza, per esempio, di quanto sostenuto da Legambiente (leggi qui).
«Si stanno proponendo ed autorizzando in tutti gli ambiti provinciali megabiodigestori anaerobici per il trattamento della dei rifiuti solidi urbani, per una capacità totale di trattamento fino a 5/6 volte l’attuale deficit impiantistico del territorio marchigiano e pari a quasi il doppio dell’intera Forsu (l’abbreviazione utilizzata per definire la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) prodotta in regione», spiegano comitati e associazioni.
«La grave inadempienza della politica e delle Assemblee Territoriali d’Ambito, che a distanza di anni dai termini previsti dalle norme non hanno ancora presentato i Piani d’Ambito definitivi per la gestione dei rifiuti, ha portato al proliferare di proposte progettuali che appaiono completamente fuori da ogni reale logica di pubblica utilità, volte solamente ad ottenere una marea di milioni di euro di soldi pubblici in incentivi -è la prosecuzione-. Le recenti esternazioni dell’assessore regionale all’ambiente Aguzzi, che ha dichiarato di aver sollecitato le Ata al fine di riattivare i percorsi di pianificazione, appaiono purtroppo assolutamente insufficienti in quanto gli iter autorizzativi dei progetti presentati stanno comunque andando avanti e sussiste perciò il rischio concreto che i Piani d’Ambito arrivino quando già i progetti o gli impianti saranno stati autorizzati».
Alle parole, comitati e associazioni accompagnano anche dati e lista degli impianti, sette, in potenziale rampa di lancio: tra di essi, anche il biodigestore di San Salvatore di Force, al centro di mille polemiche, ma anche quello di Relluce, nel comune di Ascoli.
«Tutto questo comporterebbe un richiamo ed un traffico di rifiuti da fuori regione per essere trattati in questi impianti, in palese contrasto con il principio di prossimità stabilito dalle vigenti norme, secondo il quale i rifiuti debbono essere trattati più vicino possibile ai territori in cui vengono prodotti -ribadiscono-. E soprattutto, trasformando inaccettabilmente le Marche in una sorta di “pattumiera d’Italia”, con evidenti rischi per l’ambiente e quindi per la salute e per la quotidianità dei cittadini».
«Riteniamo fondamentale che la Regione, ma anche le Province, le Ata e tutti i sindaci, si adoperino affinché venga dichiarata celermente una moratoria per tutti gli impianti proposti, fino all’approvazione ed alla sottoposizione definitiva a Valutazione Ambientale Strategica di tutti i Piani d’Ambito provinciali -vanno avanti comitati e associazioni-. Nei prossimi giorni intraprenderemo iniziative congiunte per informare i cittadini marchigiani della incresciosa situazione e del pesante attacco che stanno subendo tutti i territori, oltreché per fare in modo che una sacrosanta proposta di moratoria venga immediatamente presa in considerazione da tutti gli enti coinvolti, Regione in primis. Nei dati si deduce il reale fabbisogno regionale e, contestualmente, l’impressionante sovradimensionamento delle innumerevoli proposte pervenute presso le varie Province».
Ecco le realtà firmatarie dell’appello: Comitato Tutela Salute e Ambiente Vallesina, Comitato Ci Rifiutiamo, Associazione Nuova Salvambiente, Comitato per la tutela della Salute e dell’Ambiente della Media Valle del Tenna, Comitato Tutela del Bretta, Associazione DiversaMente per la tutela e la valorizzazione della vallata del Foglia, Comitato Salva Vallesina, Coordinamento Regionale dei Comitati Terre Nostre Marche, Associazione di Tutela e Valorizzazione della Valdaso, Isde Medici per l’Ambiente Sezione Ascoli Piceno, Comitato Civico discarica san Biagio Fermo, Associazione Marche a Rifiuti Zero, Comitato Tutela Ambiente Torre San Patrizio, Cittadinanzattiva delle Marche OdV, Associazione Sostenibilità Equità Solidarietà, Enpa Pesaro Urbino, Epmc sezione Pesaro-Urbino, Fiab-For.Bic, Gas Pesaro “Gasetto”, Gas. Pesaro “La Gluppa”, Gruppo Zer0, La Lupus in Fabula, Lipu Pesaro, Circolo Rosso&Verde, Comitato Salva Salute,
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