di Maria Nerina Galiè
Alle 7,30 erano tutti lì gli over 80 del Piceno, pronti a ricevere il vaccino anti Covid, oggi 20 febbraio alla Casa della Gioventù di Ascoli, uno dei due pvp (punti vaccinazione alla popolazione) della provincia (l’altro è il palazzetto “Speca” di San Benedetto) individuati dall’Area Vasta 5 per somministrare il farmaco all’ultima categoria della fase 1.
«Gli anziani sono puntualissimi, anzi arrivano sempre prima», afferma la dottoressa Maria Rosa La Rocca, dirigente dell’area infermieristico-ostetrica dell’Area Vasta 5, che non nasconde l’emozione nel vedere tanti nonnini accompagnati da figli, nipoti e perfino vicini di casa (leggi qui).
Più che soddisfatto dell’organizzazione il dottor Claudio Angelini, responsabile del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5, che anticipa: «Stiamo procedendo in maniera regolare. Con le due postazioni, probabilmente riusciremo anche ad aumentare le prenotazioni di qualche numero, rispetto ai 18 da vaccinare previsti all’ora. Vediamo come va oggi».
Ma è un momento importante soprattutto per i protagonisti di questo evento e per le famiglie che, proteggendo i loro cari più a rischio, possono sperare in una sorta di ritorno alla normalità.
La mascherina e le regole anti Covid devono essere seguite anche da chi ha ricevuto il vaccino è la raccomandazione fatta prima dell’iniezione.
Oggi la prima dose. E sarà così fino al 12 marzo per 7.700 ultra ottantenni. Dal 13 marzo sono già stati dati gli appuntamenti per il richiamo.
E’ stato Mario Cicconi, 86 anni di Pagliare, il primo over 80 vaccinato nel pvp ascolano. Ad accompagnarlo il figlio Angelo che commenta: «Mio padre è una persona ancora molto attiva. Ha tante cose da fare. Siamo convinti che il vaccino sia la cosa migliore per lui».
Maria Sisti, 82 anni di Palmiano, era con la figlia Silvana Testa. Sono partite molto presto, per affrontare con prudenza la strada ghiacciata. «Finalmente potrò stare più tempo con i nipoti e i pronipoti – ha detto la signora Maria – ho 5 nipoti e 5 pronipoti che vivono ad Ascoli. Non li vedo da Natale. I nipoti vengono qualche volta, ma per poco tempo. Non ci sono stati più a pranzo o a cena».
Anche la signora Maria Cerqua di 88 anni è stata tra le prime a sottoporsi alla vaccinazione.
Accanto a lei il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti che ha messo a disposizione la struttura e garantito il servizio di vigilanza con la Polizia Municipale e la Protezione Civile. «La campagna di vaccinazioni per gli over 80 è iniziata senza intoppi la campagna qui alla Casa della Gioventù. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni saranno impegnato in un’attività così preziosa per la cittadinanza».
Quinto De Angelis ha 83 anni ed è di Ascoli. Insieme con lui il figlio Paride.
Accanto a Pia Virgulti, 91 anni di Ascoli, invece c’è la nuora Lucia Bernabei che è già stata
vaccinata perché lavora in ospedale e come tale conosce i danni che può fare i Coronavirus se pizzica le persone sbagliate. Ma seppure vaccinata, la signora Lucia era con la mascherina.
«E’ molto importante vaccinarsi. Ma lo è anche continuare ad usare la mascherina e rispettare distanziamento e igiene delle mani».
Si è detto contento, ma non emozionato Giovanni Collina, 83enne di Ascoli, “scortato” dal vicino di casa Gino Bastiani. «Per me è come uno zio», ha spiegato l’accompagnatore.
«Non sono emozionato – ha detto il signor Giovanni – perché penso che nella vaccinazione si doveva cominciare proprio con gli anziani.
Dovevamo essere i primi. O magari insieme ai primi.
Sono morte tantissime persone di oltre 80 anni. Perché allora non iniziare da questa categoria? Finalmente però adesso è arrivato anche il nostro turno».
Come non pensare dunque a tutte le persone che non sono sopravvissute alle complicanze del virus. Che non ce l’hanno fatta, riempiendo – con i loro nomi e le loro storie – tragiche statistiche.
Tanti i figli che erano accanto ai genitori ultra ottantenni ma ancora colonne portanti delle famiglie. Molti avrebbero voluto esserci, seduti nelle comode poltrone ad aspettare il turno. Ma purtroppo, per loro, il destino ha deciso diversamente.
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