di Andrea Ferretti
Una partita, la peggior prestazione non solo dell’Ascoli di Sottil ma dei bianconeri in questa stagione, che rischia di concludersi con una tragedia. E’ quella sfiorata al 40’st quando vicino la linea del fallo laterale, sotto la tribuna centrale, si accascia a terra il 23enne polacco Dziczek, subentrato dalla panchina appena 12 minuti prima. Immediati i soccorsi da parte dei medici delle due squadre e dal nutrito staff del 118.
Il ragazzo aveva avuto già dei problemi durante un allenamento a Salerno. Era il 21 settembre, svenne e fu successivamente ricoverato in ospedale per accertamenti, poi riprese dopo circa un mese e il problema sembrava risolto. Sono momenti di autentico terrore al “Del Duca”. Per fortuna dopo pochi minuti Dziczek si riprende. Il suo pianto, mentre viene caricato sull’ ambulanza per essere trasportato in ospedale, si sente anche dalla tribuna. La partita si ferma dieci minuti, poi l’arbitro Abbattista la fa riprendere.
Veniamo a quello che è successo prima. Pronti e via, Salernitana in vantaggio. Al 2′ D’Orazio di testa tenta di sventare la minaccia, ma la palla finisce a Capezzi che serve Tutino solo davanti la porta vuota: gol. L’Ascoli reagisce ma al 6’ è Casasola a chiamare Leali alla parata in tuffo. Non è finita, perché al 10’ Gondo centra la porta ma la sfera finisce tra le braccia di Leali. Al 12’ l’Ascoli va vicino al pari, ma il destro di Sabiri è un passaggio per Adamonis.
Poi la seconda frittata bianconera. Quaranta scivola e Tutino – ultimo sfortunato tocco di Brosco – si ritrova una palla che deve solo spingere dentro: bis e decimo centro in campionato. Con la gara in discesa, la Salernitana amministra senza grossi affanni fino all’intervallo, e l’Ascoli arranca.
Nella ripresa l’Ascoli si ripresenta con Perugini, Pinna e Mosti per Sabiri, D’Orazio e Eramo. E passa a una sorta di 4-2-4. Al 7’ Tutino fa tutto da solo, evita Quaranta, e va vicinissimo al tris con un destro che si stampa sulla traversa. Sottil si gioca tutte le carte e nel secondo slot getta nella mischia Danzi e Cangiano per Buchel e Bajic. Forze fresche anche per Castori che risponde con Kiyine e Djuric per Gondo e Coulibaly, ma il 3-5-2 non cambia.
Non succede più niente fino allo sfiorato dramma del 40’. Quando il gioco riprende, sono nove (recupero compreso) i minuti a disposizione dell’Ascoli. La Salernitana chiude ovviamente in dieci, ma non succede più niente.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Pucino, Brosco, Quaranta, D’Orazio (1’st Pinna); Saric, Buchel (19’st Danzi), Eramo (1’st Mosti); Sabiri (1’st Perugini); Dionisi, Bajic 5 (19’st Cangiano). A disposizione: Sarr, Venditti, Corbo, Avlonitis, Stoian. Allenatore: Sottil.
SALERNITANA (3-5-2): Adamonis; Aya, Gyomber, Mantovani; Casasola, Coulibaly (24’st Djuric), Di Tacchio, Capezzi (28’st Dziczek), Jaroszynski (28’st Veseli); Tutino, Gondo (19’st Kiyine). A disposizione: Guerrieri, Sy, Schiavone, Anderson, Antonucci, Barone, Cicerelli, Kristoffersen. Allenatore: Castori.
Arbitro: Abbattista di Molfetta (assistenti Cipressa di Lecce e Miele di Torino, quarto ufficiale Pezzuto di Lecce).
Reti: 2’pt e 24’pt Tutino (S).
Note: Ascoli con il lutto al braccio per la scomparsa del tifoso bianconero Giorgio Marini. Ammoniti: Sabiri (A), Di Tacchio (S), Gyomber (S), Veseli (S) per gioco falloso. Angoli 6-1 per l’Ascoli. Recuperi: 2’pt; 4’st.
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