di Franco De Marco
Ascoli, la Sanità che funziona bene: i casi al “Del Duca” e a Monte Piselli
Chi ha detto che i servizi sanitari nella Provincia di Ascoli lasciano a desiderare magari per carenza di personale e risorse? Chieda subito scusa. Dopo quello che è accaduto sabato scorso, quasi in contemporanea, nello stadio “Cino e Lillo Del Duca” e a Monte Piselli, la sanità picena ha dato una dimostrazione di efficienza e qualità. Un esempio per tutti.
Grazie al prontissimo intervento, con tanto di defibrillatore, del Corpo nazionale pattugliatori sci (Soccorso Alpino), presente per assicurare il servizio alle gare di sci, e di una infermiera della Medicina d’urgenza dell’ospedale di San Benedetto, è stato salvato a Monte Piselli l’ascolano Vinicio Petrelli, persona molto conosciuta in città e appassionatissimo della Montagna dei Fiori e dello sci, che aveva accusato un improvviso grave malore.
Allo stadio, invece, il centrocampista polacco della Salernitana Patryk Dziczek, da poco entrato in campo nella partita contro l’Ascoli, ha perso i sensi facendo venire i brividi a tutti in diretta televisiva. L’intervento dei sanitari delle due squadre e l’immediata entrata in campo dell’ambulanza del 118 hanno fornito la provvidenziale assistenza accompagnando poi il giocatore all’ospedale Mazzoni. Insomma due episodi che hanno dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, l’ottimo livello organizzativo dei soccorsi, e in generale della sanità, nel capoluogo piceno anche in rapporto alle vaccinazioni agli over 80. Auguri di pronta ripresa a entrambe le persone coinvolte negli episodi di sabato. Ascoli dà sicurezza.
Tutti al cinema, pensando al futuro: Ciack, l’idea può essere vincente
Premesso che passare dal dire al fare comporta sempre un sentiero pieno di insidie, c’è da accogliere con molto favore, anzi entusiasmo, l’indirizzo della Giunta comunale di Ascoli per individuare nuove vie allo sviluppo turistico & dintorni. Puntare sul cinema inteso come industria cinematografica è una interessante idea. C’è un modello da seguire, quello della Puglia, che si è fatta conoscere nel mondo per le sue bellezze raccontante in tante produzioni cinematografiche e televisive poi è passata all’incasso con un boom turistico. Che il centro storico di Ascoli sia un set cinematografico naturale è noto. Citto Maselli (I Delfini) e Pietro Germi (Alfredo Alfredo) lo avevano capito tanti anni fa.
In attesa di mettere a punto i meccanismi (incentivi economici concreti e residenze di vantaggio) per attirare nel territorio piceno le produzioni cinematografiche, creando una vera fabbrica della settima arte, si fanno le prove generali con il nuovo film di Giuseppe Piccioni, “L’ombra del giorno”, protagonisti Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, le riprese del quale inizieranno dal 15 marzo. Giuseppe Piccioni, a 34 anni dal suo primo film, “Il grande Blek”, torna nella sua città con grande piacere ed il piacere è della città. A San Benedetto, invece, dal 3 marzo, iniziano le riprese per un altro film, in questo caso per la televisione, con protagonisti Neri Marcorè e Valeria Bilello. Insomma si può ben dire che il Piceno diventa un grande set cinematografico. Ma per passare dall’episodico al costante ce ne passa. Però l’idea di una Cinecittà targata Ap è affascinante ed è giusto giocarsi questa carta con l’appoggio (economico) senza lesinare, speriamo, della Regione Marche attraverso la Film Commission e con un’adesione collettiva (si è già scatenata la corsa per fare l’attore o la comparsa). L’ipotesi lanciata dal sindaco per la creazione in loco di una Scuola di cinema e di una Scuola di scultura (ecco un campo, a nostro modesto avviso, da coltivare bene grazie alla presenza della materia prima traversino, delle cave di San Marco e di Acquasanta e di quello scultore unico e straordinario che è Giuliano Giuliani) è assai intrigante. Ascoli va al cinema con passione.
La firma del sindaco Fioravanti: un gesto simbolico e di civiltà
Magari non avrà fatto piacere alla frangia più estremista dei suoi sostenitori, ma non è sfuggito il gesto del sindaco Marco Fioravanti il quale è andato al banchetto del comitato civico “Ascolto & Partecipazione” per firmare anche lui a favore della legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. E’ stato un gesto di forma e di contenuto dopo che in passato il primo cittadino di Ascoli, per la partecipazione alla famosa cena fascista di Acquasanta Terme, è stato accusato di tentazioni nostalgiche. Esponente di “Fratelli d’Italia”, lui, per verità, ha pubblicamente sempre preso le distanze da passato e simboli condannati dalla Storia, dalla Costituzione e dalle leggi. Con il gesto dell’altro giorno ha manifestato, con un atto concreto, il suo pensiero. Un gesto simbolico e di civiltà. Ascoli che piace.
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