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Nuovi tigli in via della Libertà,
Castel di Lama cerca la svolta green

CASTEL DI LAMA - Il sindaco Mauro Bochicchio, in compagnia di alcuni rappresentanti della commissione Ambiente e del comitato anti-inquinamento di Villa Sant’Antonio, lo scorso sabato mattina ha presenziato alla piantumazione di alcuni alberi donati dall’Assam. «Riqualificheremo gli spazi verdi producendo più ossigeno per la comunità» assicura il primo cittadino
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di Federico Ameli

In un momento tutt’altro che semplice per l’intera comunità, che proprio in questi ultimi giorni ha dovuto suo malgrado fare i conti con l’incendio divampato nel Centro intermodale Tronto di Villa Sant’Antonio (leggi le dichiarazioni del Sindaco), il Comune di Castel di Lama lancia un segnale importante in chiave green, gettando simbolicamente le basi di un futuro all’insegna di una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente.

Mauro Bochicchio

Nella mattinata di sabato 20 febbraio, nel pieno rispetto delle vigenti norme in materia di distanziamento sociale, il sindaco Mauro Bochicchio e i rappresentanti della commissione Ambiente e del comitato anti-inquinamento di Villa Sant’Antonio-Castel di Lama si sono dati appuntamento in via della Libertà per procedere alla piantumazione di alcuni tigli messi a disposizione dall’Assam, l’agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche, in prossimità dei campi da tennis gestiti dal circolo locale.

«La mattinata era già in programma da qualche tempo – rivela il Sindaco – ma l’emergenza sanitaria, l’insorgere di alcuni problemi organizzativi e infine la nevicata della scorsa settimana hanno fatto slittare la data prevista per la piantumazione.

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla commissione Ambiente del nostro Comune per restituire un po’ di verde alla nostra cittadina. Abbiamo ricevuto 62 piante dall’Assam, che provvederemo a distribuire in diverse zone del paese con l’obiettivo di riqualificare e rendere più belli i nostri spazi verdi e di avere al tempo stesso più ossigeno a disposizione».

Lorena Pica

Lorena Pica, presidente della commissione Ambiente, ha poi illustrato le dinamiche che hanno portato la cittadina lamense a ricevere i nuovi alberi.

«Ripartiamo da un albero – annuncia la presidente a mo’ di slogan -. Castel di Lama ha fatto richiesta di alcune piante all’Assam: esiste un obbligo normativo per cui i comuni con più di 10.000 abitanti hanno in regalo degli alberi per ogni nuovo nato. Pur non raggiungendo la quota, abbiamo comunque deciso di provarci e l’Assam è stata ben lieta di regalarci 62 piante da collocare nel nostro Comune.

Oltre che ad arricchire il territorio di nuove piante verdi, l’operazione servirà a sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente».

Nonostante un andamento dei contagi in controtendenza rispetto ai dati regionali e nazionali, il sindaco Bochicchio ha chiesto alla popolazione di non prendere parte alla piccola cerimonia di piantumazione. Come spesso accade in questi casi, è toccato poi ai social veicolare il messaggio ambientalista del primo cittadino e dei suoi accompagnatori.

«Siamo un po’ in ritardo rispetto alle tempistiche annuali per la piantumazione degli alberi – ammette Giorgio Vagnoni, membro della commissione Ambiente -. In genere, questo tipo di operazioni si porta a termine tra novembre e dicembre, ma con l’emergenza Covid non è stato semplice gestire la situazione.  Ad ogni modo, il vivaio di Amandola ci ha tranquillizzato, garantendoci che fino a marzo saremmo stati ancora in stagione.

Giorgio Vagnoni

Non siamo i primi a proporre un’iniziativa del genere, ma oggi, con un gesto semplice, economico, efficace e soprattutto pratico, abbiamo piantato qualcosa, contribuendo alla lotta in favore dell’ambiente contro i cambiamenti climatici e la deforestazione.

Da diversi anni siamo costretti a subire i miasmi e i fumi degli incendi che ci precludono il diritto di avere accesso a un’aria più pulita. Mangiare, bere e respirare di qualità sono fattori fondamentali per la vita umana, che ci piaccia o meno, e la qualità di questi fattori determina anche la qualità della nostra vita».

Quella per l’ambiente è una battaglia che a Castel di Lama va avanti, con alterne fortune, già da diversi anni. Domenico Marozzi, esponente del Comitato anti-inquinamento di Villa Sant’Antonio-Castel di Lama, ne ripercorre le fasi salienti, manifestando la sua soddisfazione per questo primo passo verso un domani più verde e sostenibile.

Domenico Marozzi

«Sono felice di partecipare a questa bella iniziativa: la crescita di un albero è sempre una notizia positiva che lascia ben sperare per il futuro. Da tempo ci occupiamo dell’ambiente portando avanti delle cause storiche, come quella contro l’avvicinamento dell’elettrodotto alle abitazioni ai tempi della costruzione del centro commerciale Città delle Stelle, quella dell’Ocma, per procedere allo smaltimento di polveri e rifiuti pericolosi, o quella contro i miasmi che, specie d’estate, ammorbano la frazione ascolana di Villa Sant’Antonio.

Le problematiche iniziano ad essere davvero tante, come testimoniato anche dall’ultimo esempio recente dell’incendio dell’interporto: l’alta concentrazione in questa zona di stabilimenti inquinanti è un problema che da anni puntualmente si ripropone. A proposito di inquinamento, da qualche tempo abbiamo aderito a una rete di monitoraggio della qualità dell’aria: i nostri sono gli unici dati della zona, anche perché la vecchia centralina è stata dismessa anni fa e mai ripristinata da chi pensava di risolvere la situazione semplicemente smettendo di analizzare i numeri.

Per quanto riguarda invece il biodigestore che qualcuno vorrebbe collocare all’interno del complesso di Relluce (leggi l’articolo), la discarica ha già provocato molti danni e un nuovo impianto non farebbe che peggiorare ulteriormente la situazione dal punto di vista ambientale andando ad accogliere rifiuti provenienti anche da altre aree, senza considerare l’inquinamento derivante dal trasporto e la successiva gestione del compost.

Speriamo che la cittadinanza e le istituzioni si convincano a lottare per un ambiente sempre più pulito – conclude Marozzi – e ci supportino in questo senso, seguendo l’esempio del Comune di Castel di Lama».


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