Stanno aumentato i casi Covid nella provincia di Ascoli, già da qualche giorno.
Tanto che le vaccinazioni agli over 80, e da lunedì 1° marzo anche per il personale scolastico, sono portate avanti dal personale sanitario dei Distretti Sanitari di Ascoli e San Benedetto, «per dare modo ai colleghi del Sisp di concentrarsi sul tracciamento dei contatti, misura fondamentale per arginare il contagio da Coronavirus».
Queste le parole della dottoressa Giovanna Picciotti (leggi qui), direttrice del Distretto Sanitario di Ascoli, che ripone molte speranze nella vaccinazione per rivoltare una situazione che sembra sempre più difficile da gestire.
E’ dura accettare il rientro in zona arancione, stabilito per le Marche dal ministro Speranza (leggi qui), ma evidentemente necessario visto che le restrizioni funzionano solo se rispettate a dovere.
Focolai, dovuti non sempre alla “sfortuna”, stanno preoccupando la Sanità picena.
A Porto d’Ascoli (San Benedetto) sono emersi diversi casi Covid in un ambiente lavorativo dove è impiegato sia personale del Piceno che del vicino Abruzzo. Oggi 26 febbraio è stato fatto un serrato tracciamento dei contatti. A San Benedetto, secondo il report odierno della Regione Marche, ci sono 213 positivi e ben 485 persone in quarantena.
A Cupra Marittima, per un pranzo il giorno di San Valentino (leggi qui) finito con diversi clienti a scambiarsi il microfono cimentandosi in un karaoke decisamente fuori luogo, oggi il Servizio Sanità regionale conta 59 positivi e 121 persone in quarantena, mai protagonisti dell’evento sono sparsi anche in altre località.
Difficilissimo ricostruire i contatti stretti per il Sisp. A pranzo c’erano 95 persone.
A Comunanza sempre dal report della Regione Marche, si contano 33 positivi al Covid e 77 persone in quarantena.
«Dal 19 febbraio ad oggi registriamo 33 nuovi casi di positività. In soli 6 giorni quindi un forte incremento del contagio.
Non sappiamo ancora se siamo in presenza della variante inglese.
La diffusione dell’epidemia avviene sicuramente all’interno dei nuclei famigliari se consideriamo che ben 24 contagi su 33, sono rilevati in 6 famiglie», commenta il sindaco Alvaro Cesaroni.
La scuola materna doveva riaprire lunedì primo marzo, ma il sindaco Alvaro Cesaroni ha stabilito stasera di prolungare la chiusura, «anche se si registra un solo caso di positività riguardante i bimbi ed uno tra le maestre».
A spingere lui e la sua giunta a tale decisione, soprattutto il fatto che i piccoli della scuola dell’infanzia non devono portare la mascherina. Più difficile quindi arginare il rischio di diffusione del virus.
«La scuola elementare registra un caso di positività senza variazioni nel corso della settimana. La scuola media registra due casi di positività senza variazioni nel corso della settimana.
«Si è preso atto che non sempre le quarantene sono rispettate con la dovuta diligenza per cui si è disposto un accurato controllo della loro corretta osservanza.
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