di Franco De Marco
800 in fila per fare la comparsa: voglia di apparire o cinemania?
Che la chiamata per il casting del film “L’ombra del giorno”, regia di Giuseppe Piccioni, protagonista Riccardo Scamarcio, avesse una grossa risposta era facilmente prevedibile. Ma che, in quasi ottocento, divisi tra bambini (poco meno di 200, con mamme in cerca di gloria anche per loro) e adulti (poco meno di 600), si presentassero al test della produzione per la ricerca di comparse e attori, ha lasciato tutti meravigliati. Senza scomodare la psicologia, che su esibizionismo, voglia di apparire, sentirsi altro e altrove, ricerca di un momento di gloria, eccetera eccetera, ha scritto di più e più, una domanda è obbligatoria: voglia di apparire/autocelebrazione o reale amore per il cinema e l’arte in genere? Mah. Ognuno dia la risposta in base alla propria sensibilità e visione del mondo.
Gli aspiranti comparse e attori hanno formato per due giorni consecutivi un lungo serpentone in piazza del Popolo con necessità di adeguata vigilanza. Se poi ci mettiamo che bisognava presentarsi anche “tamponati” (un affare per i laboratori di analisi, bambini esclusi) si ha chiara la dimensione del fenomeno. E’ anche vero che la produzione cercava 300 comparse.
Una notazione però sorge spontanea e chi frequenta (frequentava, purtroppo, causa covid) le sale cinematografiche cittadine, lo sa bene: se fosse vero amore per il cinema perché mai poi ci sono quattro gatti a vedere un film in tempi normali? Quanto volte vi è capitato in una delle sale cinematografiche di Ascoli di essere da soli o in compagnia di due o tre altri spettatori? Certamente spesso. E allora? Che il film, ambientato durante il fascismo, abbia scatenato la “sapetezza” degli ascolani? Non si offendano coloro, soprattutto ragazzi, che magari sperano nel cinema come lavoro. Prendiamola con un sorriso sperando che comunque il fenomeno porterà, quando finalmente sarà l’ora (il 27 marzo è vicino ma la riapertura sarà molto difficile viste le limitazioni in atto) più gente al cinema. E’ vera gloria (per il cinema)?
Sanremo, tutti a tifare per Dario Faini: ormai è un big della musica leggera
Martedì inizia il Festival di Sanremo e l’ascolano Dario Faini, ovvero Dardust, è alla decima partecipazione come autore dopo aver vinto a sorpresa, nel 2019, con Mahmood che cantava “Soldi” e lui che dirigeva l’orchestra. Dario Faini firma in questa edizione senza pubblico del Festival ben 5 brani con la voce di numeri uno come Renga, Noemi, Irama, Madame e “La Rappresentante di Lista” che, secondo le voci della vigilia, ha un pezzo da podio. Dario Faini da Piagge, autore, producer, musicista a 360 gradi, è un big della musica leggera italiana. Ci sa fare e tanti cantanti chiedono il suo aiuto per sfondare. Tutti gli ascolani, naturalmente, faranno il tifo per lui. Dario Faini ha perso da poco il padre Adelmo, persona di valore, il quale, sempre orgoglioso di questo figlio che sin da bambino studiava musica, da lassù lo assisterà. E se dal concorso canoro uscirà un successo, di sicuro Dario lo dedicherà al padre Adelmo. Orgoglio Ascoli.
Emergenza Covid, alcolici vietati: basta stupidate, solo responsabilità
Molto opportunamente, visto quello che accade regolarmente, e da tempo soprattutto nei fine settimana, anche in questo, con centinaia di giovani che nel centro storico, incuranti di tutte le raccomandazioni per scongiurare il contagio da covid, si ammassano, si divertono, bevono e magari si azzuffano senza mascherina, il sindaco Marco Fioravanti ha emesso l’ordinanza per vietare da sabato 27 febbraio fino a lunedì 29 marzo, la vendita di bevande alcoliche. Si dirà che chi vuole farsi comunque del male, e farlo agli altri, gli alcolici se li può procurare prima di quell’orario nel supermercato sotto casa.
Al di là dell’ordinanza, naturalmente da rispettare, c’è da augurarsi che prevalga in tutti ma tutti il senso di responsabilità. La città di Ascoli e la provincia di Ascoli, rispetto agli altri territori marchigiani, ha fino ad ora retto bene all’assalto del virus. Evidentemente per merito dei comportamenti singoli e dei servizi sanitari. Cerchiamo di mantenere questo primato. Basta stupidate. Rispettiamo le regole. In questo momento storico, anche se costa sacrificio soprattutto ai giovani che vogliono essere liberi e divertisti, comportiamoci da persone responsabili. Così verrà prima il ritorno alla normalità. L’ordinanza del sindaco, ricordate, è in vigore dalle 18 di sabato alle 6 della domenica successiva e dalle 18 della domenica alle 6 del lunedì successivo. Facciamo i bravi.
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