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Vaccini, si parte
con forze dell’ordine e dializzati

EMERGENZA CORONAVIRUS - Saranno i Comandi provinciali ad organizzare gli appuntamenti. Riceveranno il farmaco in 120 al giorno, distribuiti nelle sedi di Ascoli e San Benedetto. Nella categoria di utenti con co-morbilità, per ora tocca a quelli presi in carico dagli ospedali. Ecco l'aggiornamento sul piano di Area Vasta 5 
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Area Vasta 5

Maria Teresa Nespeca e Giovanna Picciotti ai lati di Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5 (foto d’archvio)

di Maria Nerina Galiè

Sarà un’altra sorta di V-day domani, 3 marzo ed un’ulteriore tappa importante nel contrasto alla pandemia da Coronavirus nell’Area Vasta 5.

Oggi, 2 marzo, i vertici della Sanità Picena hanno riepilogato il piano nel corso di una riunione con il direttore generale Cesare Milani, del Servizio Igiene e Sanità pubblica Claudio Angelini. In prima linea nell’organizzazione della campagna vaccinale le direttrici dei Distretti Sanitari di Ascoli e San Benedetto, Giovanna Picciotti e Maria Teresa Nespeca e Giancarlo Viviani, direttore degli ospedali del Piceno, che saranno coinvolti proprio da domani.

Ecco il piano per i prossimi giorni.

Nella Casa della Gioventù di Ascoli e al palazzetto “Bernardo Speca” di San Benedetto, mentre si continua a vaccinare l’esercito dei “nonnini”, entrerà a regime la somministrazione agli insegnanti e personale Ata delle scuole del Piceno.

Ne saranno vaccinati 140 al giorno, come da programma. Tra ieri e oggi invece hanno ricevuto il farmaco (Astra Zeneca) solo in 120 circa nelle due sedi per problemi legati al portale, ora risolti (leggi qui).

Inoltre, nei punti vaccino di Ascoli e San Benedetto si inizieranno, da domani, a vaccinare anche i primi 120 esponenti delle forze dell’ordine. Si continuerà così, 60 per sede, in base ad una lista di appuntamenti gestita dai rispettivi Comandi provinciali.

L’opportunità è data sia agli operativi che al personale amministrativo in forza a Carabinieri, tutti i corpi di Polizia, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto.

Contemporaneamente si partirà con i dializzati, i primi utenti “fragili” e con co-morbilità che potrebbero metterne a repentaglio la vita in caso di contagio da Covid.

A seguire sarà la volta dei broncopneumopatici, degli oncoematologici e dei diabetici.

Si tratta di persone che sono prese in carico dal sistema sanitario per via delle loro patologie. La vaccinazione è gestita dai reparti che li hanno in cura e la somministrazione avviene in ospedale. Sia al “Mazzoni” di Ascoli che al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto.

Personale scolastico, forze dell’ordine e “fragili” sono compresi nella fase 2, molto attesa anche da persone con co-morbilità che però non sono prese in carico dagli ospedali, e gli over 60.

Restano indietro, per la fase 1, fino a che la Regione Marche non avrà siglato l’accordo con i medici di medicina generale, gli over 80 che non possono deambulare o raggiungere i punti vaccino.

«Nell’Area Vasta 5 – afferma la dottoressa Giovanna Picciottistiamo utilizzando tutti i vaccini che abbiamo a disposizione, Pfizer, Astra Zeneca e Moderna. Non perdiamo tempo perchè ci rendiamo conto quanto sia importante per un ritorno alla normalità, prima possibile. L’adesione, e questo ci gratifica, è stata molto alta da parte della popolazione».

I primi over 80 vaccinati ad Ascoli e San Benedetto



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