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Vaccinazioni, la Cna Picena pronta
a contribuire alla campagna

ASCOLI - Disponibilità ad accelerarla mettendo a disposizione la capillare presenza nel territorio. Obiettivo: raggiungere in breve tempo le piccole imprese dove gli imprenditori lavorano l'uno accanto all'altro 
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Somministrazione dei vaccini, dove possibile, anche nei luoghi di lavoro di micro, piccole e medie imprese. Seguendo la proposta rivolta dal proprio presidente nazionale Vaccarino ai ministri Orlando (Lavoro), Speranza (Salute) e al commissario per l’emergenza covid Figliuolo, anche la Cna Picena è pronta ad aiutare la campagna di vaccinazione sul territorio grazie alla sua capillare presenza.

Francesco Balloni e, a sinistra, Luigi Passaretti: direttore e presidente della Cna Picena

«I protocolli sottoscritti e gli oltre venti codici di autoregolamentazione elaborati dalla Cna per ciascun settore – afferma Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – hanno dimostrato di essere efficaci nel contrasto al covid nei luoghi di lavoro. Norme che, anche nei mesi più difficili hanno tutelato lavoratori e gli stessi imprenditori che, soprattutto nelle piccole imprese, lavorano l’uno accanto all’altro.

Anche l’Inail – sottolinea – dichiara che sette denunce di contagi sul lavoro da Covid su dieci riguardano il settore della Sanità, dell’assistenza sociale e dell’Amministrazione pubblica. Le imprese, anche le più piccole, si sono attrezzate, con fatica e con ingenti costi, per adottare e rispettare le molte regole e per contrastare il diffondersi del covid nei luoghi di lavoro. Tutto ciò, a fronte di scarse e tardive misure di sostegno.

Per questo riteniamo che l’unico strumento per contrastare il proseguire di questa emergenza e frenarne l’impatto pesantissimo sull’economia, sia quello di intervenire massivamente con una veloce campagna vaccinale che aiuti le imprese e il Paese a riprendere progressivamente la normale attività. La via maestra è la rapida vaccinazione disponibile per tutti. Ma occorre che siano definite chiaramente le responsabilità che il tema della vaccinazione comporta su imprenditori e lavoratori.

Le imprese possono svolgere un ruolo attivo di sensibilizzazione per una campagna di vaccinazione e della stessa somministrazione rivolta ai propri dipendenti, ma non assumersi la responsabilità di verificarne i comportamenti in merito all’effettuazione del vaccino, perché non gli compete».



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