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Vaccini, l’appello di Ameli (Pd):
«A domicilio per anziani e disabili»

ASCOLI - Il capogruppo consiliare e responsabile provinciale enti locali si rivolge alla Regione: «E' una richiesta che faccio anche da nipote di due nonne. La priorità deve essere questa e non le guerre. Il mio è un grido di allarme che faccio da nipote ancor prima che da esponente politico di un partito»
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«A seguito delle tante segnalazioni che sto ricevendo è doveroso prendere una posizione rispetto all’inadempienza della Regione Marche sulla vaccinazione a domicilio di anziani e persone disabili». Ad affermarlo è Francesco Ameli capogruppo del Partito Democratico ad Ascoli e responsabile enti locali della segreteria provinciale Pd.

Francesco Ameli

«Ci sono migliaia di famiglie marchigiane – afferma Ameli – con anziani non deambulanti e disabili che aspettano da tempo notizie su tempi e modalità del vaccino dei propri cari. Notizie che non arrivano. Un grido di allarme che faccio da nipote ancor prima che da esponente politico di un partito. La priorità deve essere vaccinare, non fare guerre politiche contro l’uno o l’altro esponente del governo».

Ameli ripercorre le tappe della vicenda.

«È impensabile che a quasi un mese dall’apertura del portale vaccinazioni per over 80 – continua – migliaia di anziani non in grado di deambulare e migliaia di disabili non riescano ad avere quanto dovrebbe essere un loro diritto cioè la vaccinazione domiciliare. Vaccinazione che deve essere garantita anche ai caregiver familiari ovvero le figure dedite all’assistenza di anziani e disabili. Nelle Marche purtroppo si sta lavorando in una costante condizione di incertezza e assenza di programmazione sulla campagna di vaccinazione più importante della storia».

«Al presidente Acquaroli e all’assessore alla Sanità chiedo: ma voi non avete un rimorso di coscienza nel sapere -accusa ancora Ameli – che ci sarebbero persone che sono state vaccinate che non ne avrebbero avuto titolo, come segnalato dall’ordine dei medici, mentre i disabili e anziani non deambulanti sono ancora in attesa di una chiamata? O forse state applicando l’ideologia della destra dove il più forte prevale sul più debole? Come potete esultare di un accordo fatto con i medici di Medicina Generale a distanza di mesi dalle altre regioni?».

«L’inadempienza della Regione Marche – conclude Ameli – si dimostra con maggiore evidenza nelle aree interne, dove è più alta la presenza di anziani che non hanno punti vaccinali nelle vicinanze. Nell’attesa di risposte per le vaccinazioni domiciliari, ai politici di Ancona due suggerimenti: perché non aumentare i punti vaccinali? Perché avete detto no alle tante proposte che il Pd marchigiano ha portato in consiglio regionale come quella dare priorità di vaccinazione ai soggetti più fragili e vulnerabili?».



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