Sta meglio la donna a cui è stata riscontrata la positività alla variante sudafricana del Coronavirus. Familiare della prima nel Piceno e nelle Marche (la precisazione è arrivata il 9 marzo con una nota dell’Area Vasta 5).
E’ uscita dalla Rianimazione dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dove era stata ricoverata circa una settimana fa per l’aggravarsi dei sintomi legati al Covid (leggi qui).
Ha risposto bene alle terapie somministratele dall’equipe guidata dalla dottoressa Tiziana Principi, primario della Rianimazione e direttore del Dea di Area Vasta 5, ed è stata trasferita nel reparto Covid non intensivo sempre nell’ospedale della Riviera.
La donna è una familiare della giovane donna rientrata ad inizio febbraio dalla Svezia, dove si trovava per motivi di lavoro (leggi qui).
Prima di rientrate in Italia si era sottoposta a tampone risultato negativo, ma poco dopo ha iniziato ad accusare i sintomi.
Ha fatto un altro tampone che però è risultato positivo e, poco dopo, anche i suoi familiari.
Il fatto che fosse rientrata da un paese straniero, contagiata e con sintomi, ha reso la giovane donna un candidato ideale per il monitoraggio delle varianti attraverso l’invio settimanale, dall’Area Vasta 5 al laboratorio di virologia del “Torrette” di Ancona, di campioni già confermati positivi.
La “sequenziazione” dell’Rna del virus il 16 febbraio ha confermato che si trattava di variante sudafricana del Covid.
Oltre alla donna finita in Rianimazione sono risultati positivi alla mutazione anche altri due dei suoi familiari della ragazza tornata dalla Svezia. Ma nessun altro nel Piceno.
Essendo tutti già stati conclamati contagiati, erano in isolamento.
m.n.g.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati