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Zona rossa, Casini (Pd):
«Verso la crisi economica e sanitaria,
basta con gli annunci»

EMERGENZA CORONAVIRUS - L'ex vice presidente della Regione Marche dopo l'annuncio delle restrizioni, dopo Ancona e Macerata, anche nelle province di Pesaro Urbino e Fermo
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«Mi dispiace davvero dover, quasi ogni giorno, rendere conto dei danni fatti dall’attuale giunta regionale sulla gestione dell’emergenza covid che, dopo un anno, diventa difficile chiamare emergenza».

Anna Casini

Lo dice Anna Casini del Partito Democratico, ascolana ed ex vice presidente della Regione Marche. Che aggiunge: «D’altronde questa Amministrazione continua a fare l’errore più grave. Inseguire il virus invece di anticiparlo, con zone rosse e ordinanze che si moltiplicano giorno dopo giorno senza una reale strategia, ma solo cercando di mettere una pezza».

«Eppure, dato che questa maggioranza non ha mai smesso di fare campagna elettorale con i suoi annunci vuoti, credo che sia opportuno dire ai cittadini e alle cittadine delle Marche che la crisi economica e sanitaria ha nomi e cognomi».

L’assessore Filippo Saltamartini

Poi la Casini passa ad elencare quelli che definisce “ultimi annunci”.

1) Ci ripetono come un disco rotto che mancano i vaccini e viene annunciato l’arrivo di 11.000 nuove dosi. Ma quello che non dicono è che dalla prima fase siamo tra le regioni che hanno ricevuto meno vaccini per numero di abitanti. E il motivo non è il colore politico, visto che siamo sotto regioni di destra e di sinistra, ma la loro incapacità di fornire piani vaccinali chiari. Ricordate che Saltamartini a novembre disse di aver ricevuto solo una telefonata senza nessuna documentazione da inviare ad Arcuri?
2) Trenta operatori assunti per il tracciamento dei contagi. Un’operazione che dopo cinque mesi suona come una presa in giro. Davvero è stato impiegato tutto questo tempo per un’azione che andava intrapreso almeno durante la seconda ondata? Inoltre vi ricordate che era stata annunciata l’assunzione di tremila infermieri? Secondo voi sono operativi nei nostri ospedali al collasso o non se ne è fatto nulla? Non se ne è fatto nulla.
3) L’approvazione per estendere le vaccinazioni ai luoghi di lavoro, quando ancora ci sono migliaia di disabili, persone fragili di tutte le età e over80 che non sono in grado di muoversi che non sanno quando saranno vaccinati.
Vi assicuro che anche dall’opposizione continuerò a fare proposte e informare tutti voi con serietà: andiamo avanti insieme con trasparenza, senza annunci.


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