di Alberto Bignami
La situazione al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette continua ad essere drammatica.
La fila di ambulanze in attesa di scaricare i pazienti positivi al Covid continua ormai da diversi giorni e i tempi di attesa sono di svariate ore e, in alcune occasioni, hanno toccato anche le 7 ore.
Pure questa mattina la situazione non era purtroppo diversa da quelle precedenti. Il polso della situazione è dato anche dai racconti degli autisti soccorritori, fermi nel piazzale del pronto soccorso del nosocomio regionale.
«La prima ambulanza –spiega Enrico Amici, autista soccorritore della Croce Gialla – arrivata alle 6,20 sta scaricando adesso che sono le 13,20.
Dopo ci sarà la Gialla di Falconara, poi la Rossa di Ancona, la Gialla di Ancona e poi io, che sono arrivato per ultimo».
I tempi di attesa medi «sono di 4-5 ore», aggiunge.
«Bisogna poi considerare che molti, nella notte appena trascorsa, sono stati mandati a Civitanova (Covid Center, ndr) che però ora è stato chiuso perché non hanno più posti.
Si ipotizza anche l’ospedale di San Benedetto, ma pare che là abbiano solo 12 posti».
Purtroppo poi, anche i pazienti positivi al Covid iniziano ad essere non solo anziani. «Cominciano anche i giovani. Ci sono pazienti di 40 anni e anche meno».
Durante l’attesa, inoltre, i pazienti hanno bisogno dell’ossigeno.
«Noi abbiamo a disposizione due bombole di grandi dimensioni, fisse e una di riserva. Al cambio, ci portano altre bombole anche perché, non potendole attaccare da nessuna parte se non in ambulanza, possiamo solo sostituirle alle vecchie».
Ma quanto dura una bombola?
«Dipende dal flusso. Se è a due può durare anche un’oretta. Comunque, come è plausibile pensare, non sono bombole fatte per l’attesa ma solo per prendere il paziente e avere il tempo di ospedalizzarlo con il mezzo di soccorso. Sono pensate dunque per percorsi più o meno brevi. Mentre così, in 4 ore di attesa, va via tutto. La disponibilità delle bombole per fortuna ce le abbiamo: ci arrivano dalla sede».
Nell’attesa, che si fa?
«La centrale dell’ospedale ogni ora giustamente vuole essere aggiornata sui parametri del paziente: respirazione, pressione, le condizioni in generale, se la febbre si è abbassata o è aumentata. Nessuno, né pazienti né soccorritori, viene lasciato solo. Questo è doveroso e importante dirlo e sottolinearlo».
Come si fa a sapere che si tratta di pazienti Covid?
«Ce lo conferma la centrale e poi ce lo conferma anche lo stesso paziente. Sono tutti tamponati e registrati. E’ appurato anche dall’intervista che telefonicamente fanno sia il 118 che il 112».
La situazione dunque è davvero difficile «e va avanti così da 5 giorni».
Spostarsi dunque per lo stretto necessario, non è una banalità. Per quanto riguarda la situazione dell’ospedale di Torrette, ieri aveva toccato quota 146 ricoveri, di cui 23 al pronto soccorso.
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