di Luca Capponi
Quando la convivenza tra strisce blu e attività commerciali diventa…difficile. Ma non solo, perché oltre a questo c’è un tratto di strada che sta diventando molto pericoloso per auto e pedoni.
Si parla dello slargo che si trova tra via Dino Angelini e viale Treviri, zona Porta Romana, davanti a piazza Cecco d’Ascoli, finito al centro delle lamentele (non solo) dei residenti.
Motivo?
A detta di chi fruisce (o prova a fruire) dei parcheggi blu situati in loco (buoni anche per chi ha il permesso residenti), la situazione che si viene a creare tra le esigenze (legittime, ci mancherebbe altro) dell’attività commerciale che si affaccia sullo slargo e la fruibilità degli stessi stalli di sosta.
«Spesso non riusciamo a parcheggiare se ci sono furgoncini o auto di clienti ferme temporaneamente davanti all’attività, che di fatto ostruiscono i posti; vista la strettezza del luogo non si riesce a passare per raggiungere lo stallo, e allora siamo costretti ad andarcene con rischiose retromarce perché non c’è spazio per fare nessuna manovra -spiegano alcuni abitanti del luogo-. Stessa cosa se gli stalli sono occupati da clienti, attrezzature o altro. Questa è una zona dove i posti già scarseggiano, se pure quelli buoni non possono essere utilizzati diventa tutto ancora più difficile».
Ma oltre a questo c’è il fattore pericolosità. Chi arriva in auto diretto verso il centro si trova lo slarghetto immediatamente dopo una curva, sulla destra.
E allora? Immaginate di trovarvi davanti improvvisamente un camion fermo in mezzo alla strada per le operazioni di carico e scarico (cosa che per forza di cose accade spesso) e capirete. In questi casi, le auto sono costrette a dribbling arditi, dovuti anche alla scarsa visuale, che si incrociano pericolosamente con chi arriva dal senso opposto. Vero è che un camion di certe dimensioni, in quella zona, dove altro potrebbe sostare?
Stesso discorso per le auto dei clienti che, per non entrare nella “temibile” strettoia dello slargo, o per non pagare il parcheggio, lasciano l’auto in posizione “rischio“.
Insomma, un problema non proprio semplice da risolvere, ma che necessita comunque di soluzione.
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