di Maria Nerina Galiè
Il lotto di vaccino Astra Zeneca ABV2856, bloccato oggi 11 marzo – in via precauzionale – dall’Aifa, è stato utilizzato anche ad Ascoli, tra ieri e oggi.
A confermarlo è il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5.
Appena ha ricevuto il dispaccio nazionale, il dottor Angelini ha ordinato l’immediata sospensione della somministrazione e richiesto l’elenco delle persone che nel frattempo lo avevano ricevuto nel punto vaccinale della Casa della Gioventù.
«Si tratta – afferma il direttore del Sisp – di una parte del personale scolastico ed esponenti delle forze dell’ordine (in una stessa seduta vengono utilizzati più lotti), vaccinati tra ieri e oggi, residenti nel territorio di competenza del Distretto Sanitario di Ascoli.
Il lotto non è invece stato utilizzato nel Distretto di San Benedetto».
Per gli utenti interessati, tutti tracciati ed i cui nomi saranno nelle mani del Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 5 già stasera, verrà attivata la procedura di farmacovigilanza.
«Non creiamo inutili allarmismi – tiene però a precisare il dottor Angelini – la sospensione di un lotto può avvenire per centinaia di motivi, ne sono stato testimone con quelli della semplice influenza. Ed in genere il lotto bloccato viene svincolato pochissimo tempo dopo».
Quali possono essere i motivi della sospensione?
«In questo caso specifico non lo sappiamo ancora. Ritengo poco probabile che ci sia un nesso tra il vaccino e quanto accaduto in Sicilia (il decesso di un militare di 43 anni, per arresto cardiaco il giorno dopo il vaccino, ndr).
Posso fare un esempio che può portare ad un’analoga misura. Se, aprendo un flacone, mi accorgo di una particella estranea, sono tenuto a segnalarlo. A quel punto, contestualmente, viene bloccata l’intero lotto a cui appartiene quel flacone e partono le verifiche.
Ripeto però, in genere tutto si risolve in breve tempo».
L’Astra Zeneca somministrato fino ad ora in Area Vasta 5, ha dato più effetti collaterali rispetto al Moderna e Pfizer.
«Assolutamente no. Non ci sono stati segnalati casi di evento avverso che comunque deve corrispondere a due criteri per essere collegato al vaccino.
E sono il tempo, cioè si deve manifestare in un arco temporale riconducibile alla somministrazione, ed il nesso di causalità».
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