di Andrea Ferretti
La decisione di indossare i calzettoni rossi si rivela una scelta felice. L’Ascoli pareggia e si può tranquillamente parlare di punto strappato, contro un avversario forte, una delle migliori squadre della B. Quel colore rosso porta bene: vennero usati anche nel finale del passato campionato e andò più che bene.
Scaramanzia o no, un dato certo è che Leali ha parato tutto e, senza questa giornata straordinaria del portiere, per l’Ascoli probabilmente sarebbe maturata la sconfitta numero 15.
Picchio fortunato sì, ma anche autore di una prova di orgoglio. Ci ha infatti creduto fino alla fine, dopo aver giocato quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per l’espulsione (doppio giallo) di Brosco.
Rinviato l’appuntamento con la vittoria, che manca dal 5 febbraio a Lecce. La fiammella della speranza è ancora accesa e il gol di Bajic aiuta mantenerla viva. In questo momento è quello che conta.
Zanetti per la prima volta è avversario al “Del Duca” dopo l’esonero dello scorso campionato. Sottil cambia modulo e piazza il trio Parigini-Sabiri-Bidaoui alle spalle dell’unica punta Dionisi.
Due minuti e Venezia vicinissimo al vantaggio con l’inzuccata di Svoboda che spedisce la palla a due millimetri dal palo. Conto delle occasioni pareggiato subito dalla deviazione di testa di Dionisi che sfila di poco accanto al palo di Pomini. Inizio a dir poco scoppiettante perché al 7’ Leali ci deve mettere i guantoni per respingere la botta ravvicinata di Di Mariano. Al 13’ bis di Leali sul destro velenoso di Aramu su calcio piazzato. La supremazia del Venezia è è netta, soprattutto a centrocampo dove i bianconeri soffrono con due soli uomini a fare filtro. Diventa un tiro al bersaglio, e al 33’ è un missile di Ricci chiama di nuovo in causa Leali che mantiene lo 0-0. Il portiere è protagonista assoluto e al 37’ salva di nuovo su Di Mariano.
Nella ripesa l’Ascoli si ripresenta con Eramo per Danzi. E poi si fa subito male da solo. Al 2’ Ceccaroni pesca Fiordilino abbandonato da tutti in area: controllo, diagonale, gol e palla al centro. La reazione bianconera si materializza al 10’ (Brosco anticipa tutti di testa) e al 13’ (destro di Dionisi dal limite), ma Pomini c’è sempre. Al 14’ altra frittata dell’Ascoli, con Brosco che prende per la maglia Fiordilino: secondo giallo e capitano espulso. Pomini a 40 anni ha ancora i riflessi di un gatto e al 26’ dice di no all’incornata di Quaranta. Subito dopo Forte, subentrato a Aramu, si divora il gol che avrebbe chiuso il match. Al 31’ Esposito ci prova col sinistro, ma Leali conferma di essere in giornata super. Al 38’, appena entrato, Bocalon va in gol ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il preludio al pareggio. Al 42’ guizzo di Cangiano con Bajic che anticipa tutti, devia alle spalle di Pomini e pareggia il conto.
ASCOLI (4-2-3-1): Leali; Pinna (37’st Mosti), Brosco, Quaranta, D’Orazio; Danzi (1’st Eramo), Saric (20’st Corbo); Parigini (20’st Bajic), Sabiri, Bidaoui (32’st Cangiano); Dionisi. A disposizione: Sarr, Ghazoini, Avlonitis, Caligara, Lico, Simeri, Charpentier. Allenatore: Sottil.
VENEZIA (4-3-1-2): Pomini; Mazzocchi, Svoboda, Ceccaroni, Ricci; Fiordilino (36’st Bjarkason), Taugourdeau, Maleh (22’st Crnigoj); Aramu (22’st Forte); Di Mariano, Esposito (36’st Bocalon). A disposizione: Mäenpää, Ferrarini, Modolo, Cremonesi, Molinaro, Felicioli, St Clair, Rossi. Allenatore: Zanetti.
Arbitro: Serra di Torino (assistenti Sechi di Sassari e Macaddino di Pesaro, quarto ufficiale Santoro di Messina).
Reti: 2’st Fiordilino (V), 42’st Bajic (A).
Note: espulso 14’st Brosco (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Ceccaroni (V), Danzi (A), Bidaoui (A) per gioco falloso, Saric (A) per fallo di mano. Angoli 14-7 per il Venezia. Recupero 0’+4′.
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