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Vaccini, bene nel primo giorno
di richiami per gli over 80

EMERGENZA CORONAVIRUS - Pochissimi, di quelli prenotati per la prima dose sia ad Ascoli che a San Benedetto, in fuga davanti ad Astra Zeneca. Angelini, direttore del Sisp: «Penso sarà il farmaco che potremo usare di più»
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La direttrice del Distretto Sanitario di San Benedetto Maria Teresa Nespeca ed il direttore del Sisp di Area Vasta 5 Claudio Angelini

di Maria Nerina Galiè

Meglio. Molto meglio di ieri la campagna vaccinale che si è svolta oggi, sabato 13 marzo, ad Ascoli nella nuova sede al Palasport di Monticelli e a San Benedetto al “Bernardo Speca”.

Non è accaduto, come ieri appunto, che la metà degli utenti prenotati soprattutto anziani hanno preferito rinunciare a vaccinarsi piuttosto che farsi iniettare – a sorpresa – l’Astra Zeneca al posto di Pfizer o Moderna (leggi qui).

Lo sapevano tutti coloro che si sono presentati per la prima dose (personale scolastico, le forze dell’ordine e altri over 80) che al momento l’unico vaccino disponibile contro il Covid in Area Vasta 5 (come in tutte le Marche) è l’Astra Zeneca.

«Sarà così anche domani. Non so lunedì, se arriverà una nuova fornitura di Pfizer o Moderna.

Mi sento di dire che l’Astra Zeneca sarà il farmaco su cui potremo contare di più, quanto a puntualità delle consegne e quantità. Ma come ripeto spesso, la situazione è dinamica», ha affermato il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5.

«Qualcuno ad Ascoli è stato mandato a casa perché non idoneo per l’Astra Zeneca – ha ammesso il direttore del Sisp, che ha coordinato le operazioni al Palasport di Monticelli – ma sarà richiamato appena avremo gli altri farmaci.

Saranno richiamati anche quelli – pochissimi oggi – che hanno rinunciato. Vaccinarsi è un diritto. Se per gli idonei avremo ancora solo Astra Zeneca, lo riproporremo anche a quelli che in prima battuta hanno detto di no».

Stessa cosa a San Benedetto con la differenza che non è stato mandato via nessuno perché non idoneo per l’Astra Zeneca.

«Li abbiamo vaccinati – ha detto la dottoressa Maria Teresa Nespeca, direttore del Distretto Sanitario di San Benedetto – perché abbiamo potuto utilizzare alcune dosi di Moderna che ieri, a seguito della direttiva impartita, avevamo riconsegnato.

Quasi nessuno degli altri ha rinunciato. Qualcuno si».

Anche ad Ascoli ieri qualche dose di Moderna era stata iniettata (leggi qui).

Oggi sono iniziati i richiami degli over 80 vaccinati dal 20 febbraio.

Questi hanno ricevuto la seconda dose di Pfizer, appositamente tenuta da parte al momento della prima somministrazione.

Lo dice il dottor Angelini: «Sempre, prima di organizzare una vaccinazione, ci basiamo sul quantitativo di farmaco disponibile. Se abbiamo 1.000 dosi, programmiamo 500 somministrazioni. L’altra metà resta nel congelatore per il richiamo».

Allora cosa è accaduto ieri, fino a farvi trovare senza Pfizer o Moderna quasi all’ultimo minuto?

«Questa settimana la fornitura è stata inferiore e insufficiente rispetto alle prenotazioni.

Siamo stati sul punto di annullare la seduta di venerdì, ma nel frattempo è arrivata la direttiva della Regione che autorizzava l’Astra Zeneca anche per gli over 80, esclusi quelli con patologie ben precise ed elencate. Quindi abbiamo continuato come sempre.

Il problema è stato il fatto che proprio il giorno prima, sull’Astra Zeneca, era scoppiato il caso del ritiro del lotto. Le persone si sono impaurite e l’utilizzo di un farmaco invece che dell’altro ha fatto la differenza».



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