Tre settimane fa, sia alla Casa della Gioventù di Ascoli che al Palasport “Bernardo Speca” di San Benedetto è andata in scena una “festa” dopo un anno di pandemia da Coronavirus: quasi 400 nonnini, accompagnati da figli e nipoti, si sono sottoposti fiduciosi alla prima dose di vaccino.
In entrambe le sedi si percepiva l’emozione per l’esordio della campagna vaccinale di massa (leggi qui il resoconto della giornata per Ascoli e leggi qui per San Benedetto).
Ieri, 12 marzo, la concomitanza della sospensione di ieri di un lotto di Astra Zeneca da parte dell’Aifa con l’indisponibilità dello Pfizer per gli over 80 è stata foriera di disagi ma soprattutto di delusione per gli anziani arrivati come sempre puntualissimi nei due punti vaccinali. Alcuni hanno preferito rinunciare.
Altri, ma non solo over 80, sono stati mandati anche dopo qualche ora di attesa via perché non idonei a ricevere l’Astra Zeneca. (leggi qui).
Personale scolastico e forze dell’ordine sapevano già di doversi sottoporre all’Astra Zeneca.
Ed in pochissimi hanno girato i tacchi. Certo, hanno chiesto rassicurazioni al personale sanitario oggi, prima di porgere il braccio. Nel frattempo era anche arrivata la conferma che la morte del militare siciliano non era collegata al vaccino fatto il giorno prima (leggi qui).
Oggi, 13 marzo, al via gli appuntamenti per i richiami dei primi vaccinati del 20 febbraio.
Per Ascoli si cambia sede. Non sarà più alla Casa della Gioventù ma al Palazzetto dello sport di Monticelli, dove già da domani saranno operative 6 postazioni, delle 8 disponibili.
Per i richiami saranno somministrati vaccini Pfizer.
Per tutti gli altri – personale scolastico, forze dell’ordine e over 80 che devono ricevere la prima dose – ci sarà ancora Astra Zeneca.
Per tutti, ad eccezione di quelli che rientreranno, dopo l’anamnesi fatta sul posto, nella categoria di persone “particolarmente vulnerabili”, secondo precise indicazioni ministeriali.
Questi utenti dovranno essere rimandati a casa perchè non potranno ricevere Astra Zeneca. Come è accaduto oggi.
Eppure qualche dose di Moderna proprio ieri alla Casa della Gioventù di Ascoli pare sia stata somministrata. Si parla di 44 dosi (4 flaconi) iniettate ad over 80 che non avevano particolari problemi.
E’ possibile che siano state aperte prima che arrivasse la direttiva di somministrare solo Astra Zeneca. Un inghippo dell’ultimo minuto nei conteggi? Tanto da non lasciare il tempo per una corretta informazione tra operatori, se non di una giusta comunicazione agli utenti?
Ma è certo che, con una migliore organizzazione, quelle stesse dosi oggi potevano evitare di mandare a casa persone vulnerabili.
m.n.g.
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