di Salvatore Mastropietro
Se dal lato Ascoli l’1-1 di oggi può spingere a vede il bicchiere mezzo pieno, in casa Venezia c’è sicuramente ben più amarezza. Dopo una gara dominata per larghi tratti ed un gran numero di occasioni da gol non sfruttate, i lagunari tornano a casa senza i tre punti che avrebbero permesso di raggiungere la seconda posizione. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il tecnico dei veneti Paolo Zanetti, che oggi tornava al “Del Duca” da avversario per la prima volta dopo l’avventura della passata stagione in bianconero conclusa con l’esonero.
Nel post partita Zanetti ha analizzato la gara tramite i microfoni del sito ufficiale degli arancioneroverdi: «È stata una partita dominata, abbiamo costruito più di venti occasioni ed è stato un vero e proprio tiro al bersaglio. Leali è stato straordinario come all’andata, è un ragazzo che ho allenato e conosco bene tutta la sua forza. Nel finale siamo stati troppo ingenui e leggeri, ma purtroppo è quello che può accadere quando non chiudi la partita prima in superiorità numerica. Oggi abbiamo dentro un grande rammarico, ma non ci dobbiamo buttare giù e pensare subito alla partita importantissima di martedì contro il Lecce. Il mio ruolo mi impone di guardare anche alla prestazione, che è stata straordinaria. Posso dire poco ai ragazzi per l’interpretazione della gara, ma non siamo stati bravi nei dettagli. Ora dobbiamo trasformare tutto questo rammarico in rabbia, per rimanere in alto dovremo essere all’altezza negli scontri diretti».
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