di Maria Nerina Galiè
«Non dormiamo più la notte, stiamo lavorando tantissimo, ma il grazie delle persone che vacciniamo ci ripaga di tutto.
E’ una soddisfazione vedere che i cittadini comprendono l’importanza della vaccinazione, che è l’unico modo che abbiamo per porre fine alla pandemia».
Sono queste le parole della dottoressa Giovanna Picciotti, direttore del Distretto Sanitario di Ascoli, al termine di un’intensa mattinata, oggi 21 marzo, al Palasport di Monticelli, dove ha vaccinato 86 persone.
Si tratta dei recuperi. Cioè coloro che erano in lista la scorsa settimana, quando l’Aifa ha bloccato l’Astra Zeneca.
Nella sede vaccinale del capoluogo di provincia in questa domenica erano attive 4 postazioni con 3 medici. «Oggi non ce n’erano altri disponibili», sottolinea la direttrice del Distretto.
Nella mattinata di oggi sono stati vaccinati, con la prima dose di Astra Zeneca, 109 utenti in tutto compresi gli 86 recuperi. Erano over 80 idonei, personale scolastico e forze dell’ordine. Le ultime due categorie in minor numero perché ormai quasi smaltite.
I RECUPERI – In 24 ieri non sono stati ritenuti idonei all’Astra Zeneca. «Stamattina anche molti. Solo io ho dovuto mandarne via 7 o 8», racconta la dottoressa Picciotti.
Si continua inoltre con i richiami di Pfizer agli over 80 vaccinati tra il 20 febbraio ed il 12 marzo. In lista 198 al giorno fino al 1° aprile.
I recuperi sono stati richiamati. Ne sono stati previsti circa 15 ogni ora fino al completamento della lista.
I RINUNCIATARI – Non saranno invece richiamate le persone che hanno rinunciato pur essendo ritenuti idonei. Ieri in 12 nella sede di Ascoli, stamattina 5.
«Le persone che hanno rinunciato ma poi ci ripensano e vogliono essere vaccinate, devono annullare la prenotazione e prenotarsi di nuovo. Ci sono degli slot liberi, quindi c’è posto. Certo, sempre con Astra Zeneca.
In questa fase non è previsto che li richiamiamo noi. In futuro vedremo», è il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5 che parla.
LE PERSONE VULNERABILI – «Dobbiamo cercare di vaccinare più persone e nel più breve tempo possibile. Entro il 31 marzo – aggiunge il direttore del Sisp – contiamo di terminare con gli over 80 per poi continuare con le altre categorie previste dal piano vaccinale regionale.
Le persone estremamente vulnerabili sono in cima alla lista. Come gli over 80 che non sono risultati idonei all’Astra Zeneca.
Ma dobbiamo avere dosi di Pfizer o Moderna a sufficienza. Non possiamo iniettare la prima dose se non abbiamo la certezza di averne per il richiamo».
LE DOSI CHE AVANZANO – Nel corso di una seduta vaccinale può capitare che avanzano dosi? A rispondere è la dottoressa Picciotti:
«Solo di Pfizer. Può capitare, ma non va sprecato. Lo diamo agli ospedali che hanno sempre avuto, fino ad ora, pazienti ricoverati in attesa del richiamo o che dovevano prendere la prima dose di questo farmaco per la loro categoria. L’Astra Zeneca non si spreca perché non va ricostituito. Si infiala al momento dell’utilizzo e direttamente dal flacone».
Un’ultima, ma fondamentale, considerazione è affidata alla dottoressa Picciotti: «Il Coronavirus non solo sta mettendo sotto stress il sistema sanitario. Sta anche riducendo il ricorso alle cure per altre malattie. Tanti cittadini, per timore di contagiarsi, evitano di andare dal medico o sottoporsi ad esami. Potrebbero esserci delle serie ripercussioni».
FOTOGALLERY DEL PALASPORT DI MONTICELLI
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