Emergenza Coronavirus: 30 posti letto in più in Area Vasta 5, sarà utilizzata metà “Stella Maris”
COVID - L'ala individuata nella clinica privata di San Benedetto si presta anche per avere l'ingresso separato. Sul fronte vaccini, i medici di famiglia hanno iniziato a domicilio con i loro assisiti che non possono deambulare o raggiungere i punti vaccinali. Milani: «Nonostante i problemi di approvvigionamento e sospensione, la campagna vaccinale va avanti». «3.000 over 80 hanno già ricevuto la seconda dose»
L’ingresso posteriore della clinica “Stella Maris”, che permette l’accesso separato nell’ala da adibire a Covid
di Epifanio Pierantozzi
«Avremo altri 30 posti letto messi a disposizione dalla clinica privata Stella Maris, ma ancora non conosco i tempi poiché ha fatto tutto la Regione».
Cesare Milani, direttore generale dell’Area Vasta 5, può così respirare poiché sul fronte Covid ha ora questi letti in più da gestire.
«Avevamo già chiesto di utilizzare, durante la seconda ondata, una delle cliniche private presenti nel Piceno, ma all’epoca la Regione non raggiunse un accordo. Così ci eravamo limitati a trasferirvi pazienti “no Covid”, come già accaduto a marzo, dal “Madonna del Soccorso” di San Benedetto e dalla Rsa di Ripatransone», racconta Milani.
A proposito di cliniche private Covid, Cronache Picene aveva già detto lo scorso 15 ottobre: leggi qui.
Nella battaglia contro il Covid che si sta combattendo da un anno a questa parte si è stati costretti a scelte drastiche nella ripartizione dei posti letto. Ora abbiamo un reparto Covid al “Mazzoni” di Ascoli, quasi tutto l’ospedale “Madonna del Soccorso” e la Rsa di Ripatransone svuotata e dedicata a questi malati e, notizia di oggi, ecco metà Stella Maris, clinica privata.
Cesare Milani
Ritorniamo così alla proposta di metà ottobre: dedicare una clinica privata ai malati di Covid più gravi, non mezza, e poi utilizzare una o due Rsa del territorio alle degenze più gestibili.
Così com’è ora, è difficile per i due ospedali pubblici dedicarsi, senza l’assillo dei contagi, a chi ha bisogno di cure e interventi per altre patologie.
PAZIENTI ANCHE DA FUORI PROVINCIA – «Circa un terzo degli attuali ricoverati Covid nei nostri ospedali – spiega Milani – viene da fuori provincia, soprattutto dall’anconetano. Non possiamo certo rifiutarli poiché in questi casi ci si aiuta».
STELLA MARIS – Probabilmente la decisione di puntare su questa clinica privata di San Benedetto – che si affaccia a nord del porto a metà collina – è dovuta alla sua particolare conformazione che la vede già “divisa” a metà.
Infatti l’ala destinata ad ospitare i malati di Covid è quella a sud, che ha una sua entrata indipendente ora utilizzata per l’accesso a persone che arrivano in ambulanza.
E’ il reparto Medicina generale che ha proprio i 30 posti prenotati dalla Regione Marche. Altrettanti posti resteranno, con ingresso su via Murri, a disposizione dei pazienti normali.
Da dire, stando alle parole del direttore generale Milani, che a seguire questi 30 pazienti Covid (20 posti per acuti e 10 per lungodegenti) sarà il personale sanitario della clinica stessa, senza andare a intaccare le già scarse risorse umane dell’ospedale “Madonna del Soccorso”.
VACCINI, DA OGGI A CASA – «Noi, seppur col problema dei ritardi e della sospensione, sul problema delle vaccinazioni Covid possiamo dire che stiamo abbastanza bene», spiega Milani che aggiunge: «Nella nostra Area Vasta abbiamo oltre 12.000 over 80. Di questi 10.000 hanno già ricevuto la prima dose, mentre 3.000 anche la seconda. Inoltre, proprio da oggi, i medici di famiglia stanno vaccinando gli anziani, che non possono muoversi, a casa loro».
Da ricordare, infine, come fin dall’inizio è stato vaccinato tutto il personale sanitario e amministrativo dell’Area Vasta 5, gli operatori della Sanità privata, personale scolastico e non, appartenenti alle forze dell’ordine.
L’ingresso principale della clinica sambenedettese