Cresce la paura a Poggio di Bretta, frazione di Ascoli, dove il parroco don Giuseppe Bachetti è risultato positivo al Covid il giorno dopo aver celebrato la messa della Domenica delle Palme.
«Alla messa delle 11 non lo so. Ma a quella delle ore 9 don Giuseppe ha distribuito la comunione. Lo affermo con certezza perché due delle persone che l’hanno ricevuta dalle sue mani erano mia suocera e mia cognata.
Mi hanno anche riferito che è anche passato tra i banchi a dare la benedizione. E che ha tossito più volte.
Ci sono le telecamere in chiesa e possono testimoniarlo».
La denuncia arriva da Silvia Formichetti, molto preoccupata per la suocera 72enne e non ancora vaccinata. La cognata si, poiché è un operatrice sanitaria.
La donna non si è limitata a dichiarare una versione dei fatti, diversa da quella che ha guidato la prima fase del tracciamento dei contatti stretti, basata sul fatto che il religioso non avesse impartito il sacramento ai fedeli (leggi qui).
La signora Formichetti ha anche inviato una segnalazione al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti: «Ho ricevuto una risposta immediata ed efficiente. Subito l’ufficio del sindaco si è messo in contatto con il Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 5 per comunicare il fatto».
E ancora la Formichetti: «Sono stata anche accusata di fomentare odio nei confronti della religione. E’ ingiusto.
Bisogna dire la verità per evitare problemi peggiori.
Le persone devono sapere e prendere provvedimenti.
Altrimenti non usciamo più da questa pandemia.
Non conta che l’episodio sia avvenuto in chiesa o in un altro posto. Sarebbe stato uguale.
Per quanto mi riguarda, mi sto già attivando per far seguire a mia suocera – che nel frattempo è in quarantena e molto impaurita – la procedura di sorveglianza»
A Poggio di Bretta i gruppi social sono animati da messaggi di apprensione ma anche indignazione da parte di diversi fedeli, di fronte ad un comportamento del sacerdote ritenuto “leggero”.
Sabato – e sono fonti del posto a riferirlo – una delle suore laiche con cui don Bachetti era stato a contatto è risultata positiva al Coronavirus. Quindi non solo il parroco ha detto messa con sintomi riconducibili al Covid, ma non si è nemmeno messo in quarantena a seguito della conferma del contagio di un suo stretto collaboratore.
Il rischio è che, nonostante l’appello del presidente del circolo Acli di Poggio di Bretta di non fare di questo fatto un’occasione per allontanare le persone dalle chiese, a farne le spese siano proprio le comunità parrocchiali dove sacerdoti e collaboratori invece lavorano sodo per garantire la massima sicurezza durante le celebrazioni.
m.n.g.
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