di Salvatore Mastropietro
All’indomani della sconfitta rimediata nello scontro diretto col Cosenza, c’è sicuramente tanta rabbia e rammarico in casa Ascoli. Di periodi difficili in questa stagione nata male – e proseguita a tratti peggio – l’ambiente bianconero ne ha vissuti tanti. Basti pensare che, tranne un paio di sporadiche eccezioni in zona playout, la squadra picena ha bazzicato quasi sempre nelle ultime tre posizioni della classifica. La gestione tecnica di Andrea Sottil aveva riportato a tutti i livelli la consapevolezza di poter raddrizzare la baracca, persino in corrispondenza del delicato periodo vissuto tra febbraio e marzo, culminato con due brutte sconfitte casalinghe contro Salernitana e Pisa.
Adesso, però, si è giunti ad un punto di non ritorno. Ed una prestazione come quella di ieri, dopo due settimane di selfie, proclami e dichiarazioni ottimistiche, è di quelle che possono segnare negativamente una stagione in modo irreversibile. Per fortuna, c’è ancora sia il tempo sia il margine – sono solo due i punti che separano l’Ascoli dalla zona playout – per rimediare. Bisogna, tuttavia, recuperare quell’umiltà e quella voglia di lottare che dovrebbero essere dei requisiti minimi per una squadra che vuole raggiungere una complicata salvezza.
Per questo motivo, la società e lo staff tecnico hanno optato per un ritiro immediato, partito già venerdì sera dopo la partita. Il calendario mette subito di fronte l’occasione per riscattarsi. La partita del giorno di Pasquetta, lunedì 5 aprile alle ore 15, contro il Vicenza assume adesso un’importanza decisiva e non solo a parole. Questo a maggior ragione se si pensa che nelle tre partite successive l’Ascoli incontrerà nell’ordine tre big come Monza, Spal e Empoli.
Passi falsi in questo momento del campionato non sono più contemplati ed è atteso un rapido cambio di passo da tutte le componenti. In primis dai calciatori ed in particolare dagli uomini chiavi del gruppo, che non potranno più ripetere una prestazione incolore e senza mordente come quella di Cosenza. In secondo luogo anche da mister Sottil, che contro un tecnico esperto come Di Carlo dovrà proporre un piano partita chiaro e in grado di contrastare una squadra in salute come quella veneta. Non come accaduto al “San Vito-Marulla”, dove la scelta di Occhiuzzi di piazzare i propri attaccanti a uomo sui centrali bianconeri ha di fatto stroncato sul gran nascere una parte consistente delle trame di gioco della squadra picena.
PICCHIO VILLAGE – La squadra, tornata da Cosenza nella tarda serata di ieri, è tornata al lavoro già in mattinata. I titolari della sfida contro i calabresi hanno svolto seduta di scarico. Tutti gli altri sono stati impegnati in un circuito metabolico e una partita a campo ridotto. Domani alle ore 10,30 – giorno di Pasqua – la squadra sosterrà la consueta rifinitura prepartita, per poi trasferirsi nuovamente in ritiro. Al termine conferenza stampa prepartita di mister Sottil.
Per la sfida col Vicenza sono stati convocati praticamente tutti gli elementi a disposizione. Ai 24 che hanno preso parte alla trasferta di Cosenza si sono aggiunti Venditti, Stoian e Dionisi. Questa la lista completa: Leali, Sarr, Venditti, Avlonitis, Brosco, Cacciatore, Corbo, D’Orazio, Kragl, Pinna, Pucino, Quaranta. Buchel, Caligara, Danzi, Eramo, Mosti, Sabiri, Saric, Bajic, Bidaoui, Cangiano, Charpentier, Dionisi, Parigini, Simeri, Stoian.
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