di Federica Nardi
(foto di Fabio Falcioni)
«Ieri nelle Marche sono state fatte 9.000 vaccinazioni, siamo molto vicini ai valori target. Questa settimana bisogna arrivare a 10.000 e portarsi a regime con 15.000 vaccinazioni». Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario nazionale per l’emergenza coronavirus, è arrivato al nuovo punto vaccinale di Piediripa di Macerata (in via Teresa Noce 22) alle ore 10,15.
Con lui anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. «Siamo venuti a vedere che cosa succede nelle Marche», ha detto il generale. Presenti ad attenderlo, tra gli altri, il governatore Francesco Acquaroli insieme all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, e alle consigliere regionali della Commissione Sanità Anna Menghi ed Elena Leonardi, il sindaco Sandro Parcaroli insieme alla Giunta di Macerata.
«Da oggi – ha precisato il commissario – l’inoculazione del vaccino AstraZeneca è aperta alla platea dei 60-79 anni, mentre gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose, riceveranno anche la seconda».
Poi ancora su Astrazeneca, dopo la pronuncia dell’Ema: «Ema ha detto che è un vaccino sicuro, non ha dato raccomandazioni.
L’Italia, come i Paesi vicini, ha deciso di raccomandare l’uso sugli over 60. Io non sono uno scienziato mi limito a riportare questo.
Il piano il target non cambia ma da oggi è aperta la platea dai 60 anni in su. Se riusciamo a completare gli over 80 riusciremo ad aprire subito alle classi produttive».
Curcio ha dedicato un pensiero anche ai territori dove si vive la doppia emergenza del post terremoto e della pandemia: «Questo territorio ancora porta le ferite del sisma. Questa emergenza nazionale si somma ancora purtroppo a quella dov’è c’è da ricostruire. Bisogna dare un’attenzione in più a quelle aree».
Poco distante dall’ingresso anche una protesta dei centri sociali Marche.
L’assessore Saltamartini si è avvicinato per dialogare con chi protestava: «Altre nazioni sono in fase molto più avanzata rispetto alla nostra e purtroppo per la gestione incapace che c’è a livello governativo e di commissario siamo molto indietro», ha detto all’assessore uno dei rappresentanti sei Centri Sociali Marche, Marco Bocci.
«Manca trasparenza anche sui dati – è sempre Bocci che parla – i morti sono più dell’anno scorso in Italia e questo è gravissimo. Problematiche che già c’erano con Conte e si sono aggravate con la gestione Draghi. La campagna vaccinale è in stallo. Gli over 80 sarebbero dovute essere già coperte».
Bocci riprende anche le critiche espresse dalla scrittrice e attivista Michela Murgia: «Figliuolo si presenta sempre in divisa quando dovremmo star gestendo un’emergenza sanitaria».
Saltamartini li ha invitati a contattarlo e ha parlato dell’obiettivo dei prossimi mesi, cioè l’”immunità di gregge”.
Acquaroli ha fatto un punto prima dell’arrivo di Figliuolo, parlando di «un processo di vaccinazione che sta entrando nel vivo. Organizzare una così importante campagna non è facilissimo. Ma vedo che oggi ci sarà un punto di svolta importante.
Già ieri fatti 9.000 vaccini, un numero impressionante rispetto a un mese fa. Ci saranno importanti novità quando il numero di vaccini ci permetterà di coinvolgere associazioni di categoria, imprese e sindacati. È chiaro che tutto deriva dal numero di vaccini consegnati».
Acquaroli sulla visita del commissario: «Oggi c’è un incontro istituzionale importante e una visita che ci consente di fare il punto della situazione per capire anche come migliorare l’azione che postiamo avanti. Lui è una persona disponibile che riesce sempre a trovare le soluzioni giuste».
Oggi è stato inaugurato anche il punto vaccini di Civitanova, sui tempi «credo che dipendano dal numero di dosi che saranno consegnate. Potremmo arrivare anche a più di 10mila vaccinazioni al giorno ma prima vanno messe in sicurezza le categorie fragili».
Sulla scuola «terremo molto alta l’attenzione – aggiunge Acquaroli – non possiamo permetterci che tra un mese mentre l’Italia speriamo torni su restrizioni minori, le Marche riprendano la curva del contagio. Faremo un monitoraggio forte su tutte le città. Se si supera l’indice di 250 contagi settimanali su 100mila abitanti le singole città saranno oggetto di restrizione».
La struttura di via Teresa Noce 22 ha iniziato a operare stamattina verso le 8,30 e servirà 22 Comuni. I capannoni riallestiti per essere funzionali come punto vaccinale misurano in tutto 9mila metri quadri. Da un lato un ampio ingresso per attendere al chiuso ma in uno spazio comunque molto grande, poi i box vaccinali a seconda che si riceva il vaccino Pfizer o Astrazeneca, un’altra ampia sala per i 15 minuti di attesa post vaccino e in un altro spazio ancora le stanze dove i vaccini vengono preparati dal personale. Un colpo d’occhio ben diverso dai risicati locali dell’oratorio Santa Madre di Dio in via Capuzi, dove in ogni caso la Protezione civile resterà qualche giorno nel caso qualcuno che deve vaccinarsi sbagli location. Per evitare confusione l’Asur ha in ogni caso attivato anche un servizio sms per avvisare i già prenotati del cambiamento.
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