«Ieri, fra punti vaccinali territoriali e ospedalieri e i medici di medicina generale, abbiamo raggiunto il traguardo di 11.000 inoculazioni in un giorno, risultato che ci fa ben sperare per le prossime settimane».
Sono le parole del governatore Francesco Acquaroli, che fa il punto sull’andamento della pandemia e della campagna vaccinale. Nelle Marche sono state somministrate finora 15.852 prime dosi di vaccino anti-Covid nella fascia d’età 70-79 anni dall’avvio delle vaccinazioni alla categoria a inizio aprile.
Il dato – insieme agli altri, aggiornati a domenica 11 aprile – è pubblicato sul sito della Regione Marche che dà conto del trend di somministrazioni di vaccino anche per tipo di “categoria”: finora sono state complessivamente 426.000 le dosi – dei tre vaccini disponibili Astrazeneca “Vaxzevria”, Pfizer-BioNTech e Moderna, in attesa del siero Johnson&Johnson (leggi l’articolo) – consegnate alle Marche di cui 348.648 somministrate (81,83%): le prime dosi sono state 241.596 e 107.050 le seconde dosi.
Tra le categorie più avanti nella vaccinazione gli over 80 (96.668 prime dosi e 34.550 seconde dosi), il personale sanitario e sociosanitario (37.652; 34.550), gli estremamente vulnerabili seguiti dal Servizio sanitario regionale (30.858; 1.551). Seguono il personale della scuola (24.347 prime dosi e 405 seconde) e la fascia d’età 70-79 anni (15.852; seconda dose ancora non effettuabili, inizieranno nell’ultima settimana di aprile). Ci sono il personale non sanitario (operatori sociosanitari Oss, personale di supporto in ospedali e altro) con 6.517 prime dosi (5.139 seconde). Le vaccinazioni inoculate e persone con gravi disabilità sono finora 629 (seconda dose ancora non effettuabile).
«Continua la fase di discesa del contagio nella nostra regione, anche se il numero giornaliero dei positivi resta ancora alto – aggiunge Acquaroli – Continuiamo su questa strada perché è importante abbassare ulteriormente la curva del contagio e di conseguenza ridurre la pressione delle strutture ospedaliere. Sono felice che durante questa settimana alcune attività siano tornate a lavorare, e l’auspicio è che nelle prossime si possa restituire la stessa opportunità anche ad altri settori».
«Mi riferisco, in particolare, a quelli che hanno pagato di più gli effetti della pandemia -continua-. La filiera della ristorazione, gli operatori turistici, la moda, le cerimonie, la cultura e lo spettacolo, i negozi, il commercio, anche quello ambulante, ma in particolare oggi vogliono rivolgere il mio pensiero alle attività sportive, a palestre e piscine, che da oltre un anno hanno visto purtroppo azzerata la loro possibilità di operare. Si tratta di settori che rischiano di essere estinti se non possono trovare delle certezze».
«Per questo, come già fatto in passato, continueremo a chiedere al Governo di iniziare a immaginare una prospettiva, qualora il livello epidemiologico lo consenta e nel rispetto di stringenti protocolli di sicurezza, per tutte le attività ma in particolare per questo settore, che aspetta, insieme a delle risposte, anche ristori congrui e tempestivi. Nel frattempo – conclude Acquaroli – voglio complimentarmi e ringraziare tutti gli operatori degli enti e dei servizi del sistema sanitario regionale che stanno costantemente incrementando la nostra capacità vaccinale».
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