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Caos Samb: il Tribunale concede
il concordato in bianco a Serafino,
salta il fallimento tecnico

SERIE C - Il giudice Francesca Calagna ha accordato al presidente il termine di 60 giorni per presentare il concordato preventivo per la copertura della massa debitoria. Sospese tutte le istanze di fallimento, con Serafino che dovrà seguire rigide regole. I commercialisti Mario Zazzetta e Massimiliano Pulcini nominati commissari giudiziari
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Domenico Serafino

di Benedetto Marinangeli

Il giudice fallimentare del Tribunale di Ascoli, Francesca Calagna, ha accettato l’istanza di concordato in bianco presentata dal presidente della Samb, Domenico Serafino, accordandogli 60 giorni di tempo per avanzarne una definitiva. In questo modo sono state sospese le procedure di prefallimento avviate con le 8 istanze depositate da altrettanti creditori del club di Viale dello Sport. Così si stoppa anche l’iter del fallimento tecnico, strada che l’amministrazione comunale intendeva intraprendere per salvare titolo sportivo e mantenere la categoria.

Il Tribunale di Ascoli

Nominati i commissari giudiziari Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini.

La proposta del presidente rossoblù Serafino sarà inammissibile nel caso in cui entro 8 giorni non depositi 25mila euro “somma presumibilmente necessaria per effettuare il pagamento del compenso dovuto ai commissari giudiziari e per sostenere le eventuali altre spese del procedimento sino all’apertura della procedura concordataria (…)”.

Inoltre “a pena di inammissibilità della proposta” (si legge nel decreto) entro il termine di dieci giorni dalla ricezione del presente decreto, e successivamente ogni 15 giorni, depositi in cancelleria una “situazione finanziaria aggiornata” dell’impresa (che la Cancelleria dovrà provvedere a pubblicare sul “Registro delle imprese” entro il giorno successivo) unitamente ad una “breve relazione informativa ed esplicativa” sullo stato di predisposi zione della proposta definitiva e del piano, nonchè sulla gestione corrente, anche finanziaria, allegandovi l’elenco delle più rilevanti operazioni compiute, sia di carattere negoziale, che gestionale, industriale, finanziario o solutorio, di valore comunque superiore a 5.000 euro, con l’indicazione della giacenza di cassa e delle più rilevanti variazioni di magazzino, “trasmettendone un copia ai commissari giudiziali” i quali, esaminata tale documentazione, ne riferiranno con motivata e sintetica relazione scritta al Tribunale solo ove ravvisino la violazione di uno degli obblighi di legge.

Previsti poi nel decreto altri avvisi imposti dalla legge. Insomma Serafino resta al comando della Samb ed in questi giorni oltre ad ottemperare al decreto del Tribunale, cercherà di vendere il club rossoblù a meno che non trovi tutti i fondi necessari per ripianare le passività di bilancio. Cade anche definitivamente la possibilità di un fallimento tecnico. E quindi sarà Serafino, o chi per lui, a presentare la documentazione necessaria all’iscrizione al prossimo campionato.

A meno che non… salti il banco. E allora, per ripartire da una categoria “decente” del calcio dilettantistico ci si potrà affidare all’articolo 52 comma 10 del Noif.

Lo stesso Serafino, attraverso il commercialista Massimo Collina, infine starebbe predisponendo i bonifici per pagare tutte le spese della squadra per la trasferta di Verona, contro la Virtus, dopo che i giocatori ieri sera avevano manifestato l’intenzione di non partire nel caso fossero ancora una volta stati costretti ad attingere alle collette dei tifosi che da oggi in poi cessano i finanziamenti nella carta PostPay allestita per venire incontro alle esigenze della squadra.

Serie C: Samb a Verona e doppio derby marchigiano


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