«Le decisioni di stamattina anticipano al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma introducono un cambiamento rispetto al passato nel senso che si dà precedenza alle attività all’aperto e alle scuole. Tutte le scuole riaprono completamente in presenza nelle zone gialle e arancione».
E con esse inizieranno le aperture graduali di ristoranti, bar, cinema e teatri all’aperto. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Chigi. «Il governo con questa decisione ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, della pandemia – ha proseguito Draghi – ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento». Quindi, ha ribadito il presidente del Consiglio, «se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa. Anche perché la campagna di vaccinazione continua ad andare avanti». A riprendere l’attività, quindi, saranno scuole, ristoranti, teatri e cinema all’aperto. Consentito anche l’attività fisica all’esterno. Mentre «gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi – ha aggiunto Draghi – Queste aperture sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza dell’economia».
A spiegare il motivo delle riaperture è stato, durante la conferenza stampa, il ministro della Salute, Roberto Speranza. «La priorità della ripresa andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto – ha ribadito- Nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso».
Poi Speranza ha tracciato al road map delle riaperture: «Si inizia il 26 aprile – ha spiegato – per proseguire con l’apertura delle piscine dal 15 maggio e dal 1 giugno di alcune attività legate alle palestre. Dal 1 luglio, poi, via libera all’attività fieristica». Chiaramente, ha proseguito il ministro, «il nostro scudo sono le vaccinazioni, solo così si potrà tornare alla normalità».
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