di Benedetto Marinangeli
(foto Sambenedettese Calcio)
Difficile parlare di calcio giocato dopo quello che si è vissuto nelle ultime ventiquattr’ore a San Benedetto. Prima di tutto il concordato in bianco accordato dal Tribunale a Serafino e poi ieri pomeriggio la contestazione dei tifosi nei confronti del commercialista Massimo Collina nella sede del Riviera delle Palme quando stava preparando il quantum finanziario per la trasferta della Samb a Verona.
Un’aria estremamente elettrica che è sfociata in uno striscione censurabile e di pessimo gusto esposto al vecchio Ballarin e poi rimosso dai Carabinieri che hanno subito allertato la Procura di Ascoli. In città la tifoseria e in fermento per il modo in cui si sono sviluppate le cose. Con il concordato preventivo salta il fallimento tecnico della Samb che avrebbe permesso la vendita all’asta del titolo sportivo ed il mantenimento della categoria.
Ora bisognerà vedere se Serafino ed i suoi collaboratori riusciranno a mettere in pratica tutte le regole fissate dal giudice Francesca Calagna per potere usufruire di questa pratica giudiziaria. Di certo nel caso in cui non dovessero ottemperare ecco che scatterebbe automatico il fallimento, ma i tempi per il salvataggio del titolo sportivo non ci sarebbero più. Ed il primo step è quello di versare 25.000 euro in un fondo dedicato entro sabato prossimo.
Forse Serafino spera in 60 giorni di riuscire a vendere la Samb. Ma chi se la può prendere una società carica di debiti? Se si continuerà, poi, a tergiversare ecco che la Samb non riuscirà neppure ad iscriversi al prossimo campionato di serie C. E quindi sarà fondamentale mettere subito a punto il piano B e cioè lavorare immediatamente per attuare l’articolo 52 comma 10 del Noif che prevede l’iscrizione alla Serie D attraverso la corresponsione di 300.000 euro a fondo perduto alla Figc. Lo stesso iter praticato dal Palermo e dal Siena nella passata stagione.
Ed in questo bailamme la Samb, dopo un duro confronto con il commercialista Collina nello spogliatoio di ieri sera venerdì 16 aprile, oggi sabato 17 è partita alla volta di Verona per il match che la vedrà opposta domani, domenica 18, alla Virtus Verona di Francesco Fresco.
«Come ci siamo detti nella riunione di oggi – dice Paolo Montero prima di salire sul bus con destinazione il Veneto – dobbiamo interpretare questa gara come uno spareggio, visto che avremo di fronte i rivali diretti per la zona playoff. Purtroppo non sappiamo ancora la decisione che prenderà la Lega riguardo i punti di penalizzazione, vedremo da qui a fine campionato che conseguenze avrà per noi. L’ideale sarebbe stato saperlo prima così da metterci il cuore in pace ed evitare questa agonia».
Montero analizza anche gli ultimi avvenimento societari. «Non è facile – analizza – ma per fortuna i ragazzi si stanno allenando benissimo. Non so dove trovino la serenità. Sono un esempio per me e spero che continuino così. La Virtus è un avversario da prendere con le molle, non è un caso che stia lottando per i playoff perchè ha tanta qualità. Noi scenderemo in campo come sempre per i tre punti. Oltre ad Angiulli squalificato, mancheranno Padovan, Lombardo, D’Angelo, Mehmetaj, Enrici e monitoriamo Maxi Lopez per un affaticamento muscolare».
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