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L’Ascoli sempre in campo alle 14
Pulcinelli: «L’ultimo sacrificio
per i nostri tifosi»

SERIE B - Dopo un giorno di riposo, per i bianconeri doppia seduta al "Picchio Village". Ecco il calendario delle ultime quattro giornate: gare tutte in contemporanea in un orario "scomodo". La società dopo le lamentele: «Scelta presa per agevolare gli spostamenti»
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di Salvatore Mastropietro

Il blocco del campionato ed il conseguente slittamento delle ultime quattro giornate ha modificato i piani in casa Ascoli. Oggi, martedì 20 aprile, la squadra bianconera avrebbe dovuto affrontare l’Empoli sul campo del “Del Duca”. Si è svolta, invece, una doppia seduta di allenamento al “Picchio Village” dopo il giorno di riposo osservato ieri dal gruppo di mister Sottil. Se per il Picchio, reduce da tre vittorie consecutive ed al momento tra le più in forma dell’intero torneo risultati alla mano, questo stop sarà un bene o un male lo dirà solo il tempo. L’importante sarà rimanere sul pezzo e recuperare quelle pedine, come ad esempio Kragl, che hanno sofferto qualche acciacco fisico nell’ultimo periodo.

L’Ascoli al termine dell’ultimo match vinto contro la Spal (foto Ascoli Calcio)

Sul campo del blindato centro sportivo il gruppo squadra è stato impegnato in tattica per reparti e circuito propriocettivo nella sessione mattutina. Nel pomeriggio, invece, lo staff tecnico ha predisposto un lavoro composto da giochi di posizione, possesso palla e partita. I bianconeri torneranno al lavoro già nel pomeriggio di domani alle ore 16 per continuare la preparazione in vista del decisivo rush finale.

La Lega B nel frattempo ha reso ufficiale il calendario e gli orari degli ultimi quattro turni di campionato. Come accaduto anche altre volte, tutte le gare del campionato cadetto si giocheranno in contemporanea. Più inusuale l’orario scelto scelto, ovvero quello delle ore 14. Di seguito le date delle prossime quattro gare della squadra bianconera: Ascoli-Empoli (sabato 1 maggio), Reggina-Ascoli (martedì 4 maggio), Ascoli-Cittadella (venerdì 7 maggio), Chievo-Ascoli (lunedì 10 maggio).

Sottil e Balata, presidente della Lega B

A far discutere, più che le date quasi obbligate dalla necessità di concludere il campionato prima del periodo delle competizioni delle nazionali, sono stati gli orari. Numerosi tifosi hanno sollevato sui social tale problema, protestando per la scelta di far disputare tutte le gare ad un orario piuttosto scomodo per dei giorni feriali. Appare evidente che categorie di supporters come lavoratori e studenti, solo per citarne alcune, avranno difficoltà anche solo a seguire le partite.

Un problema, quello appena esposto, che non è di certo una novità da qualche anno a questa parte. Appare, però un controsenso, soprattutto in un momento come quello attuale, con stadi chiusi e rapporto squadre-tifosi inevitabilmente più allentato. La scelta, sia inteso, avrà sicuramente le proprie motivazioni, tra cui quella di agevolare le squadre reduci da lunghe trasferte. «È per ragioni di diritti tv», altri affermano. Ma davvero le emittenti avrebbero la necessità, in assenza di altri eventi concomitanti, di trasmettere i match in orari improponibili per molti?

La notizia della creazione della “Superlega” che sta tenendo banco in tutto l’ambiente calcio ha, inoltre, fatto pensare a molti al rilancio delle serie minori, tra cui la Serie B, come quelle in cui si debba riscoprire la vera essenza del mondo del pallone e della sua funzione sociale. È lecito, dunque, domandarsi: è con scelte del genere che ciò potrà avvenire?

Sulla questione è intervenuta anche la società con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale: «A seguito delle numerose richieste di chiarimento, pervenute alla Società, in merito all’orario stabilito per la disputa degli ultimi quattro turni del Campionato di Serie BKT, l’Ascoli Calcio precisa quanto segue: pur comprendendo, con rammarico, le difficoltà che i propri sostenitori potrebbero incontrare nel seguire la squadra in televisione, essendo lavorativi i giorni 4, 7 e 10 maggio, la decisione, assunta per tutti i club cadetti, si è resa necessaria in quanto l’orario delle 14:00 consentirebbe a tutte le squadre spostamenti in tempi compatibili con un calendario che prevede la disputa di ben quattro partite in dieci giorni. L’Ascoli Calcio, nella persona del patron Massimo Pulcinelli, chiede l’ultimo sacrificio ai propri sostenitori, con la certezza che quanto prima si possa tornare negli stadi».


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