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Samb, concordato fallimentare:
tempi ristretti per Serafino
per presentare 25.000 euro

SERIE C - Il presidente, o i suoi legali rappresentanti, dovranno depositare la somma entro sabato 24 aprile alla Cancelleria di Ascoli, oppure direttamente nelle mani dei commissari giudiziali Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini
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di Benedetto Marinangeli

Riuscirà il nostro eroe (Domenico Serafino) a dare inizio alla procedura del concordato fallimentare? Questa la domanda che tutti si pongono in città anche in considerazione del fatto che il presidente della Samb o i suoi legali rappresentanti dovranno depositare 25.000 euro entro sabato 24 aprile alla Cancelleria del Tribunale di Ascoli, o direttamente nelle mani dei commissari giudiziali Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini.

Domenico Serafino

E lo dovrà fare attraverso un libretto di deposito vincolato in base all’ ordine ricevuto dal giudice Francesca Calagna. Un libretto che dovrà essere formalizzato entro venerdì pomeriggio 23 aprile, giorno di chiusura degli istituti di credito, o al massimo sabato mattina 24 aprile se qualche banca ha gli sportelli aperti. Il tutto, poi, dovrà essere presentato entro le ore 14.

Insomma anche in questo caso i tempi tecnici sono abbastanza ristretti. Nel caso in cui Serafino dovesse ottemperare a questo primo step, allora potrà iniziare il concordato ma allo stesso tempo sarà chiamato a rispettare tutti gli obblighi inseriti nel decreto del Tribunale. Insomma avrà tanti altri soldi da tirare fuori. Nel caso in cui, invece, questo libretto di deposito non fosse presentato, la prima ipotesi è quella che sia lo stesso Serafino o i suoi consulenti a rinunciare al concordato e quindi ci sarebbe la classica dichiarazione di auto fallimento.

Inoltre il giudice dovrà convocare il presidente della Samb (ma ad oggi sarebbe in quarantena a causa del coronavirus) o i suoi legali entro cinque giorni al termine dei quali il giudice potrebbe anche dichiarare il fallimento del club del Riviera delle Palme. Ed a quel punto si aprirebbe la corsa al fallimento tecnico e bisognerà vedere se la tempistica lo permetta ancora in considerazione del fatto che deve essere rispettato il termine di 30 giorni per indire l’asta pubblica per il titolo sportivo.

Ecco, quindi, che il futuro della Samb si gioca sui giorni. Basta il minimo intoppo che sarà praticamente impossibile salvare il titolo sportivo ripartendo cioè dalla Serie C. E conseguentemente torna in ballo l’articolo 52 comma 10 che permette ad una nuova società creata dal sindaco di poter ripartire dalla Serie D versando un contributo alla Figc a fondo perduto di 300.000 euro. Ed è questo il cosiddetto piano B cui sta lavorando anche il tavolo tecnico istituito dal primo cittadino rivierasco Pasqualino Piunti.

Sono queste, ad oggi, le uniche due alternative anche perché tutte le possibilità di vendere la Samb sono o stanno naufragando a causa del grosso passivo del club del Riviera delle Palme. Tutti coloro che si sono avvicinati, infatti, dopo avere visto alcuni conti sono scappati a gambe levate.

In questo contesto l’undici di Paolo Montero si sta allenando in vista dell’ ultima gara casalinga contro la Feralpisalò in programma domenica alle ore 20,30. Per l’occasione il Comune rimetterà lo stadio “Riviera delle Palme” a disposizione dell’undici rossoblù.


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