di Andrea Ferretti
Carlo De Rogatis è il nuovo prefetto di Ascoli. Questo già si sapeva, ma questa mattina, mercoledì 28 aprile, la massima carica dello Stato sul territorio provinciale si è insediato al Palazzo del Governo.
Napoletano, 62 anni da due mesi, laureato in giurisprudenza, De Rogatis succede a Rita Stentella che ha lasciato l’incarico a metà gennaio dopo cinque anni vissuti nel capoluogo piceno.
Rapidità ed efficienza le parole che ha pronunciato presentandosi nel Salone De Carolis della Prefettura ai rappresentanti dei media che operano sul territorio.
De Rogatis giunge in epoca covid, a pochi giorni dal ritorno del Piceno in zona gialla, ma soprattutto in un territorio dove le ferite del terremoto sono profonde e ancora purtroppo molto attuali.
Ad Ascoli da due giorni, ha già incontrato diverse autorità del territorio, ma soprattutto i vertici provinciali delle Forze dell’ordine con le quali domani, giovedì 29 aprile, farà il punto nel suo primo “comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Nel Ministero dell’Interno dal 1989, dopo una prima esperienza in Toscana, arriva dal Veneto dove ha prestato servizio nelle Prefetture di Padova, Treviso e Belluno. In quest’ultima città è stato vice prefetto vicario per nove anni, sostituendo tre anni il prefetto per circa un anno e mezzo. E’ stato anche commissario prefettizio a Cortina d’Ampezzo che, sotto di lui, ha recentemente ospitato i Mondiali di sci.
«Esploro una realtà per me del tutto nuova, ma ho già avuto modo di rendermi conto che Ascoli è una città bella – dice il neo prefetto – per me questa prima fase è di apprendimento, poi passerò a quella di approfondimento, con le varie esigenze di cui hanno bisogno sia la Prefettura che il territorio. Girerò la provincia e cercherò di incontrare tutti i sindaci per instaurare con loro, e quindi con la gente, un rapporto stretto».
«Per quanto riguarda la Ricostruzione, continueremo a tenere alta l’attenzione per evitare infiltrazioni criminali, ma su questo aspetto ho già avuto i primi segnali positivi».
«So già di essere venuto in una realtà che definisco positiva, ma nel giro di qualche settimana qualcosa da migliorare la trovo di sicuro. L’emergenza covid? E’ fondamentale il buonsenso – dice De Rogatis – far capire cioè alla gente come deve comportarsi. Non serve militarizzare il territorio o solamente elevare sanzioni. Si va verso la stagione turistica e so cosa significa questo, perchè vengo da Cortina dove i Mondiali di sci si sono svolti senza pubblico, con tutti i problemi connessi. La campagna vaccinale”. So che qui sta procedendo bene, è la nostra speranza perchè, alla fine,…. a da passà a’ nuttata».
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