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Samb, si infittiscono i colloqui
per salvare il titolo sportivo

SERIE C - È il debito sportivo di 2 milioni di euro a frenare i tentativi di chi vuole salvare il club rossoblù dal ritorno nei dilettanti. Domani classica seduta di rifinitura in vista della trasferta di Macerata con il Matelica per il primo turno playoff. Lutto in casa rivierasca, si è spento il dottor Mario Capriotti
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di Benedetto Marinangeli

Si susseguono gli incontri tra i curatori fallimentari ed i rappresentanti dei gruppi interessati a rilevare il titolo sportivo della Samb, che a breve verrà messo all’asta. I tempi tecnici sono estremamente stretti e si cercherà di fare il più brevemente possibile per permettere al potenziale acquirente di preparare tutta la documentazione da presentare alla Figc entro il prossimo 5 giugno.

Ore concitate per la Samb (foto Sambenedettese Calcio)

Però ciò che ad oggi spaventa tutti coloro che provano ad avvicinarsi alla Samb è il debito sportivo che l’eventuale acquirente è obbligato a pagare. Si dovrebbe aggirare intorno ai 2 milioni di euro. La Samb è stata caricata di passività da Serafino. L’ex presidente non ha neppure pagato i contributi degli stipendi di settembre e ottobre, un quantum che va ulteriormente a gravare sul costo complessivo. Addirittura non ha neppure fatto la domanda per attingere ai 300.000 euro che la Figc metteva a disposizione della società per lenire almeno parzialmente le spese determinate dalla pandemia.

E sono proprio questi 2 milioni di euro da tirare fuori cash a mettere in fuga chi vuole provare a salvare la Samb dal baratro del ritorno tra i dilettanti. Dopo l’incontro di giovedì Moneti e De Sarlo si sono presi una pausa di riflessione per decidere sul da farsi.

Domenico Serafino

Intanto venerdì mattina un gruppo romano si è incontrato con il sindaco Piunti e poi con i curatori fallimentari. C’è anche un pool presentato dall’ ex diggi Walter Cinciripini e composto dall’ imprenditore milanese ma di origini picene Gheri Merlonghi che con altri soci avrebbe pensato di investire nel calcio. Ed infine ecco Manolo Bucci ed un gruppo abruzzese che comprende anche l’ex presidente del Francavilla Gilberto Candeloro.

Insomma c’è chi è intenzionato a fare ripartire la Samb in serie C ma la spesa da affrontare è estremamente rilevante. Ai 2 milioni di euro, infatti, si devono aggiungere i costi per l’iscrizione al prossimo campionato, la relativa fideiussione e quelli necessari per la costruzione della nuova squadra. Insomma uno “scherzetto” che potrebbe avvicinarsi ai 4 milioni complessivi.

E quindi ecco che bisogna tenersi pronti per il piano B. E cioè l’articolo che permette alla città cancellata dal calcio professionistico di partecipare ad un torneo dilettanti con il pagamento di una somma alla Figc a fondo perduto. Con 300.000 euro si potrebbe garantire al club rossoblù la ripartenza dalla serie D. Ma questa è l’extrema ratio. Non resta che attendere l’asta per il titolo sportivo e vedere se andrà deserta o se ci sarà qualcuno che lo acquisterà. Fino a quel momento solo chiacchiere.

Squadra. Domani mattina classica seduta di rifinitura per i rossoblù al Samba Village in vista della trasferta di Macerata contro il Matelica per la prima gara playoff. Montero recupera anche Padovan, mentre per Maxi Lopez sarà fondamentale il provino previsto in mattinata. Matelica-Samb sarà diretta da Daniele De Tommaso di Rimini (Maninetti-Rizzotto, quarto uomo Arena di Torre del Greco).

Lutto in casa Samb. Il club rossoblù perde un grande pezzo della sua storia. Si è spento ieri sera presso l’ospedale Madonna del Soccorso il dottor Mario Capriotti, responsabile medico del club del Riviera delle Palme. Fino allo scorso mese di marzo aveva prestato regolarmente servizio presso  gli ambulatori di Radio Salus a Grottammare. Lascia la moglie Ingrid ed i figli Maira e Silvano. I funerali si svolgeranno domani in forma privata.


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