di Maria Nerina Galiè
Sono 6.218 le dosi di vaccino somministrate fino ad oggi, 7 maggio, ai pazienti fragili ed estremamente vulnerabili del Piceno, nella linea dedicata dei punti vaccinali di Ascoli e San Benedetto e ad opera dei volontari della Croce Verde.
Da 26 marzo l’associazione ha attivato una convenzione con l’Area Vasta 5 (leggi qui), “reclutando” fino ad ora 26 medici, 3 farmacisti, 7 infermieri e 21 amministrativi.
Si tratta di professionisti in pensione o in servizio. E sono volontari nel senso che non percepiscono un centesimo per la prestazione, svolta nei “ritagli” di tempo oltre il regolare servizio o tolto dal meritato riposo.
Responsabile del progetto è la dottoressa Diana Sansoni, ex direttore del presidio unico ospedaliero dell’Area Vasta 5, in pensione dall’1 novembre scorso.
Nella sola giornata di ieri sono state inoculate 482 dosi, di cui 304 ad Ascoli e 178 a San Benedetto.
«In base alla nostra “capacità di fuoco” potremmo fare di più. Ma i vaccini a volte scarseggiano», ha detto la dottoressa.
E non nasconde la soddisfazione per come sta andando avanti il progetto, partito nel silenzio di chi – come gli operatori della Sanità – trova del tutto normale se non doveroso prestare la propria opera nel momento di bisogno.
«La risposta è stata più alta del previsto – afferma la dottoressa Sansoni -. Tra gli infermieri, molti hanno fatto richiesta per aderire, ma c’è stato un deterrente. La maggior parte, quando si mette a riposo, si cancella dall’Ordine professionale. Per prestare opera nei punti vaccino invece occorre essere ancora in elenco».
I volontari sono tutti iscritti a Croce Verde anche per poter usufruire dell‘assicurazione per infortunio.
«La polizza professionale per colpa grave invece – è sempre la Sansoni che parla – ce l’hanno quasi tutti. E’ stata attivata invece, per chi non l’aveva, al costo di 95 euro l’una che ha pagato la Croce Verde. C’è poi un accordo con Area Vasta 5 per il rimborso di tale spesa».
«A volte facciamo fatica, tra noi ci sono “anzianotti” – scherza poi la Sansoni – ma non a fare i medici, cioè a vaccinare. Ci “stanchiamo” di più a inserire i dati sul pc».
Poi torna seria: «Abbiamo a che fare con pazienti estremamente fragili, alcuni dei quali dimostrano palesemente la gratitudine per il vaccino.
Anche tra colleghi, si è creato un grande spirito di gruppo e di collaborazione. Alcuni prestano con più costanza la loro opera. Altri, che sono in servizio, è capitato che sono dovuti scappare via perché chiamati per urgenze. Questo fa capire che tutti mettono a disposizione quanto più tempo possibile».
Ma chi sono questi medici e professionisti che ogni giorno, recuperano il camice o non lo tolgono proprio, per passare ore ai punti vaccinali del palazzetto dello sport di Monticelli, ad Ascoli, o allo “Speca” di San Benedetto?
Oltre a Diana Sansoni, hanno aderito all’iniziativa, i medici Concetto Battiato (ortopedico in servizio), Fabrizio Marconi (urologo in pensione), Amedeo Pancotti (oncologo in pensione), Paolo Candelotti (pediatra in servizio), Paolo Fermani (anestesista in pensione), Giovanni Mazzotta (cardiologo in servizio), Ermanno Ruffini (pediatra in servizio), Augusto Roiati (medicina interna in pensione), Annita Piergallini (medicina trasfusionale in servizio), Claudio Crisostomi (medicina interna in pensione), Giacomo Vespasiani (diabetologo in pensione), Ugo Carta (ortopedico in pensione), Costantino Bilotta (medico del 118 in servizio), Giuseppe Scarpellini (medico di medicina generale in pensione), Daniele Carducci (medico di medicina generale in servizio), Carlo Brogioni (oculista in servizio), Amedeo Ortenzi (ginecologo in pensione), Francesco Ortenzi (anestesista in pensione), Monica Tulli (pediatra in servizio), Marcello Vitali (medico Inail in pensione), Terenzio Carboni (neurologo in pensione), Paolo Trincia (medico legale in pensione), Chiara Lanciotti (medico accreditato), Emidio Nardini (cardiologo in pensione), Lina Clementi (diabetologa in pensione).
Non si sono iscritti ma ruotano nel gruppo anche i dottori Alessandra Nisi della Direzione medico ospedaliera e Massimo Baffini del Dipartimento di prevenzione.
Le farmaciste hanno iniziato il 14 aprile con 20 turni da 6 ore e sono le dottoresse Anita Vagnoni, in servizio, Stefania Ragneni e Alessandra Settembri in pensione.
I 7 infermieri sono Rita Gosti, Giuseppe Ricci, Maria Pia Guerrieri, Luigina De Angelis, Claudia Di Carlo, Oliviero Marozzi.
Altri 21 volontari si sono iscritti al progetto come amministrativi ed operano nell’accoglienza dei pazienti.
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