di Benedetto Marinangeli
Ore decisive per il futuro rossoblù. Martedì 11 maggio alle 14 sono attese dai curatori fallimentari le offerte di acquisto del complesso aziendale della Samb. Si inizierà a capire quale è il grado di interesse che i vari gruppi hanno manifestato ai curatori fallimentari Zazzetta, Pulcini e Voltattorni nei summit degli ultimi giorni. Ma la situazione già di per sé complicata rischia di ingarbugliarsi ancora di più.
Tutto verte sul quantum relativo al debito sportivo che il nuovo acquirente è obbligato a saldare per acquisire il titolo sportivo della Samb. Ed il nodo gordiano della questione verterebbe sui 730.000 euro di fideiussione di prima richiesta che il club rossoblù, per la precisione Domenico Serafino, ha sottoscritto con la Reale Mutua. Va scalata oppure no dal costo complessivo?
La Lega avrebbe anticipato ai curatori fallimentari che finché non verrà pagata rientrerebbe nel debito sportivo che salirebbe così vertiginosamente fino a toccare quota 2.730.000 euro. Un’enormità per un club di serie C che scoraggerebbe tutti i potenziali acquirenti. La fideiussione, poi, sarà decurtata una volta che sarà nella piena disponibilità della Lega. Insomma per il titolo sportivo della Samb occorreranno tanti soldi. Situazione che metterebbe in serio pregiudizio il mantenimento della serie C.
Chi d’altra parte sta facendo di tutto affinché il club rossoblù possa restare tra i professionisti sono i calciatori. E lo si evince da un post sulla pagina Instagram del capitano della Samb Maxi Lopez.
«Un ulteriore passo verso la salvezza della Samb l’abbiamo fatto, decurtandoci volontariamente alcune mensilità dei nostri contratti. Adesso attendiamo fiduciosi, ulteriori risvolti positivi» si legge nel post con sullo sfondo il bar del “Riviera delle Palme” e tutti i calciatori.
Tra dichiarazioni, voci e quant’altro l’unica certezza cui la tifoseria si può appigliare è che domani alle 14 via pec possa giungere ai curatori fallimentari l’offerta di acquisto del complesso aziendale della Samb. E bisognerà poi vedere se, dopo le ultime novità sulla fideiussione chi tra i gruppi interessati al club è intenzionato seriamente a rilevare il titolo sportivo al costo di 2.730.000.
Si saprà, quindi, chi tra l’imprenditore laziale Manolo Bucci, il gruppo che ha in Gianni Moneti e Antonio De Sarlo i referenti, quello dell’immobiliarista romano Roberto Renzi o di Carlo Buttaroni dell’ Istituto Tecnè, adivsor per conto dell’azienda informatica Codin (nei giorni scorsi si è incontrato anche con il sindaco Pasqualino Piunti) ed infine quello dell’imprenditore milanese ma di origini sambenedettesi Gheri Merlonghi si accollerà questo gravoso onere, presentando l’offerta di acquisto.
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