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Covid, tremende la seconda
e terza ondata: lutti
in quasi tutti i comuni del Piceno

EMERGENZA CORONAVIRUS - Il 16 maggio 2020 l'ultimo positivo della prima ondata che ha registrato 13 vittime nella provincia di Ascoli. Sono 227 dal 22 settembre al 14 maggio. Novembre il mese peggiore con 60 morti. Poi marzo con 36. A maggio 5: si iniziano a vedere gli effetti del vaccino
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L’obitorio dell’ospedale di San Benedetto

Il 16 maggio 2020 nella provincia di Ascoli si è registrato l’ultimo nuovo caso di contagio della prima, ed allora si pensava anche l’ultima, ondata di pandemia da Coronavirus. Oggi, 16 maggio 2021, il bollettino regionale annovera 42 nuovi casi (leggi qui). Siamo alla terza ondata.

Gli esperti si aspettavano una recrudescenza, in ragione del tipico andamento di tutte le epidemia. La popolazione è stata colta alla sprovvista, tanto che in estate i mesi di chiusura e la paura sembravano un lontano ricordo. Ed ecco che, anche per questo, la seconda e la terza ondata sono state più pesanti, in termini di contagi nel Piceno, di ricoveri e, soprattutto, di vittime.

Nella prima ondata nel Piceno si sono ammalate 290 persone. Sono più di 10.500 nelle successive, fino ad oggi.

I morti con il Covid sono stati 13 nella prima fase. Dal 22 settembre al 12 maggio le vittime sono 227.

Il numero più alto lo ha contato Ascoli  con  72 lutti, poi San Benedetto dove sono morte 52 persone.
Gli altri comuni: Monteprandone 8, Folignano 11, Venarotta 4, Castel di Lama 6, Comunanza 5, Grottammare 12, Acquaviva 3, Rotella 1, Offida 5, Ripatransone 4, Spinetoli 8, Cupra Marittima 8, Acquasanta 3, Roccafluvione 2, Monsampolo 4, Force 1, Appignano 1, Arquata 2, Montefiore 1, Maltignano 2, Montalto 2, Castignano 1, Castorano 1, Colli 5, Cossignano 3.

Novembre è stato il mese peggiore con 60 morti, poi anche marzo, che ha segnato la terza ondata, quando a non farcela sono state 36 persone.

Nel mese di maggio sono 5 le vittime. Il drastico calo anche grazie ai vaccini che hanno iniziato a proteggere le categorie più a rischio già dal mese di gennaio.

A settembre i primi due decessi, 21 a ottobre, 31 a dicembre, 21 a gennaio, 22 a febbraio, 29 ad aprile.

Immancabile,  la precisazione del Servizio Sanità regionale riguardo al fatto che la maggior parte delle vittime avevano patologie pregresse. Non è sempre stato cosi, come tre uomini, un 77enne di Ascoli, un 64enne ed un 95enne di San Benedetto.

m.n.g.



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