di Salvatore Mastropietro
Nei prossimi giorni in casa Ascoli società e dirigenza si incontreranno per cominciare a porre le basi in vista della prossima stagione. L’obiettivo raggiunto in anticipo ed il fatto di poter ripartire dalla coppia Sottil-Polito, a meno di clamorosi stravolgimenti, dovrà rappresentare un vantaggio da sfruttare necessariamente se l’obiettivo del club è quello di puntare più in alto rispetto alla “solita” salvezza”. L’intenzione della società sembra, inoltre, essere quella di confermare buona parte del blocco dei calciatori di proprietà attualmente presenti in rosa. In attesa che si risolvano le situazioni dei rinnovi di Brosco e Pucino, con i quali i discorsi dovrebbero riprendere nei prossimi giorni, l’Ascoli può godersi un paio di ottime pedine, sia in chiave presente sia in chiave futura.
Tra questi c’è senza dubbio Dario Saric, premiato con un bell’8 nelle pagelle di fine campionato di Cronache Picene. Acquistato per una cifra vicina ai 350mila euro lo scorso settembre dal Carpi tra lo scetticismo di alcuni, il centrocampista classe 1997 ha immediatamente dimostrato di poter recitare un ruolo da protagonista nel campionato cadetto. Dopo una prima parte di stagione buona ma con rendimento altalenante in mezzo a delle prestazioni di squadra totalmente da dimenticare, da gennaio in poi Saric ha cominciato a far vedere con continuità le qualità che avevano spinto la dirigenza bianconera ad investire su di lui: tanta corsa e ritmo, palle recuperate, contrasti vinti, continui inserimenti senza palla.
In tutto per lui sono stati 32 i gettoni di presenza collezionati nel campionato appena terminato, in cui ha dovuto fare i conti anche con un paio di settimane di stop per la positività al Covid nel mese di novembre. Dopo Leali e Brosco, con 2838 minuti giocati risulta il terzo calciatore in rosa più utilizzato, una costante con tutti e tre gli allenatori arrivati sotto le Cento Torri. Costante come il contributo fornito in fase di interdizione: con 50 contrasti vinti è risultato di gran lunga il migliore dell’intera squadra ed anche uno dei migliori del campionato (dati del portale Fbref.com). L’unica pecca nel computo totale è quella dei dati in fase realizzativa, dove su 33 tiri tentati è arrivato un solo gol messo a segno nella sfida contro il Monza del 10 aprile.
L’Ascoli spera che il centrocampista italo-bosniaco completi il processo di crescita e di consolidamento con la maglia bianconera. L’intenzione è quella di tenerlo, ma saranno da valutare le evoluzioni in sede di calciomercato. In ogni caso per strapparlo al club di Corso Vittorio sarà necessaria una cifra ben superiore ai 350mila euro investiti dal Picchio lo scorso settembre, considerando anche il fatto che il Carpi continua a mantenere una percentuale sulla futura rivendita del 15%.
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