di Benedetto Marinangeli
Offerta non valida. Si è chiusa così, oggi mercoledì 19 maggio, l’asta fallimentare per il complesso societario della Samb. Grande l’amarezza dei numerosi presenti sotto lo studio del notaio Pietro Caserta. Una mattina ricca di colpi di scena iniziata con l’addio di Antonio De Sarlo e chiusosi con questo nuovo colpo di teatro. Alle 11.45 ecco arrivare l’avvocato Carlo Arfè dello studio di Fabrizio Acronzio con Luigi Di Matteo amministratore unico della “Sambenedettese Srl”, Roger il socio americano di Baram Dae Kim e il capitano rossoblù Maxi Lopez. In precedenza ecco il curatore fallimentare Franco Zazzetta, seguito dai colleghi Massimiliano Pulcini e Francesco Voltattorni. Presenti anche i giocatori Davide Di Pasquale e Federico Angiulli. Tutto faceva presagire che appena dopo mezzogiorno la Samb potesse avere una nuova proprietà.
E invece ecco il colpo di scena. Asta non valida. Ma cosa è successo? E’ accaduto che il gruppo di Baram Dae Kim, invece di presentare l’assegno circolare non trasferibile di 100.000 euro richiesto dal bando ha messo sul tavolo del notaio Caserta una contabile di bonifico che arrivava dall’estero e non poteva essere verificato. L’offerta, quindi, è stata rifiutata ed ora dovrà esprimersi il giudice delegato Francesca Calagna. Oggi pomeriggio si terrà un’udienza in merito nella speranza che si possibile verificare la congruità del pagamento. Altrimenti dovrebbe tenersi un’altra asta lunedì prossimo 24 maggio.
Profonda la delusione dei numerosi tifosi della Samb presenti dinanzi allo studio del notaio Caserta. Un altro forte schiaffo a una tifoseria che non merita di essere trattata in questo modo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati