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Incidente alla “Scandolara”,
i sindacati: «Ora basta!»

ASCOLI - E' l'appello delle segreterie provinciali e regionali della Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Usb che chiedono all'azienda di relazionare sull'accaduto. «Ci riserviamo di procedere formalmente presso gli organi competenti». «Programmeremo uno sciopero»
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«Ora Basta!»: lo gridano le segreterie provinciali e regionali della Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Usb dopo l’incidente accaduto ieri, 31 maggio, alla “Scandolara” di Ascoli ai danni di un lavoratore di 59 anni trasportato al “Torrette” di Ancona con l’eliambulanza dopo una caduta da oltre 3 metri (leggi qui).

«Le maestranze al momento del grave incidente – affermano i sindacalisti in una nota – erano per la quasi totalità in cassa integrazione.

Da indiscrezioni sembrerebbe che il lavoratore a cui è capitato il grave incidente, sia caduto da un ponteggio sul quale si trovava per verniciare una parete. Impegnato quindi in un’attività inusuale ed estranea alla mansione per cui è stato assunto.

Sembrerebbe inoltre che si trovasse privo degli essenziali dispositivi di protezione (imbracature e caschetti) e che il ponteggio fosse privo delle barre laterali.

Il condizionale è d’obbligo poiché con un incomprensibile comportamento omissivo che condanniamo, l’azienda non ha provveduto ancora a contattare e ad informare dell’accaduto Rsu e Rls.

Se confermato tutto quanto detto, ci troveremmo in presenza di un fatto di inaudita gravità che si aggiunge ad altri recenti e gravissimi episodi a conferma di enormi responsabilità di una classe datoriale che ancora vede la sicurezza come un costo e non come un diritto dei lavoratori.

Salute e sicurezza dei lavoratori non sono in vendita.

In ragione di tutto quanto sopra, invitiamo l’azienda a relazionare dell’accaduto le Rsu e Rls, riservandoci di procedere formalmente presso gli organi competenti in base alla normativa vigente.

Unitamente ai lavoratori, auspichiamo che il lavoratore sia fuori pericolo e ci stringiamo alla sua famiglia.

La gravità di quanto accaduto va condannata aderendo allo sciopero che programmeremo quanto prima».

 


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